Sinodo, una Chiesa che coinvolge tutti ed è vicina alle ferite del mondo

La Relazione di Sintesi approvata e pubblicata (a larghissima maggioranza) dalla 16ª Assemblea generale del Sinodo sulla sinodalità è un documento di circa 40 pagine suddiviso in tre parti, che traccia la strada per il lavoro da svolgere nella seconda sessione del 2024 e dal quale emerge un rinnovato sguardo al mondo e alla Chiesa

Assemblea Sinodo Circoli Minori
(foto Vatican Media/SIR)

La Chiesa sinodale è una Chiesa dell’ascolto, che “vuole ascoltare tutti”, nessuno escluso, e “deve ascoltare con particolare attenzione e sensibilità la voce delle vittime e dei sopravvissuti agli abusi sessuali, spirituali, economici, istituzionali, di potere e di coscienza da parte di membri del clero o di persone con incarichi ecclesiali”.

Lo si legge nella Relazione di Sintesi della prima fase del Sinodo sulla sinodalità, che ha un carattere transitorio, in attesa dell’assemblea conclusiva in programma nell’ottobre 2024. Per la prima volta in un Sinodo dei vescovi, tra i 365 membri con diritto di voto (compreso il Papa) hanno votato non solo vescovi, ma anche sacerdoti, diaconi, religiosi e religiose, e laici, tra cui 54 donne.

La Relazione è un documento di circa 40 pagine suddiviso in tre parti, che traccia la strada per il lavoro da svolgere nella seconda sessione del 2024 e dal quale emerge un rinnovato sguardo al mondo e alla Chiesa.

Tre le parti in cui è strutturato il testo, approvato a larghissima maggioranza, cioè con la maggioranza qualificata dei due terzi. La prima parte delinea “Il volto della Chiesa sinodale”, presentando i principi teologici che illuminano e fondano la sinodalità. La seconda parte, intitolata “Tutti discepoli, tutti missionari”, tratta di tutti coloro che sono coinvolti nella vita e nella missione della Chiesa e delle loro relazioni. Nella terza parte, dal titolo “Tessere legami, costruire comunità”, la sinodalità appare principalmente come un insieme di processi e una rete di organismi che consentono lo scambio tra le Chiese e il dialogo con il mondo. In ciascuna delle tre parti, ogni capitolo raccoglie le convergenze, le questioni da affrontare e le proposte emerse dal dialogo.

Nei giorni precedenti, l'Assemblea sinodale aveva approvato e diffuso la “Lettera al popolo di Dio”, che anticipa lo spirito  e i contenuti della Relazione di Sintesi. “Per progredire nel suo discernimento, la Chiesa ha assolutamente bisogno di ascoltare tutti, a cominciare dai più poveri”, si legge nella lettera. “Ciò richiede da parte sua un cammino di conversione. Si tratta di ascoltare coloro che non hanno diritto di parola nella società o che si sentono esclusi, anche dalla Chiesa. Soprattutto, la Chiesa del nostro tempo ha il dovere di ascoltare, in spirito di conversione, coloro che sono stati vittime di abusi commessi da membri del corpo ecclesiale, e di impegnarsi concretamente e strutturalmente affinché ciò non accada più”.

Qui il testo completo della Lettera al Popolo di Dio.

Su La Fedeltà del 1° novembre ampia sintesi della Relazione finale e della Lettera al Popolo di Dio

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