Il Cav e il sostegno alle neomamme

Dall’inizio della gravidanza, fino ai 6 anni del bambino: non solo aiuti materiali

Cav Centro Di Aiuto Alla Vita sede
(Foto Costanza Bono)

Già da quando la vita non è ancora nata. Anzi, ancora prima: quando solo c’è l’idea, la speranza, il timore. Per tutte quelle mamme, o future mamme - come chiamarle si voglia - che hanno bisogno di un supporto, una direzione, c’è il Cav di Fossano. Il Centro di aiuto alla vita che da qualche mese ha inaugurato la sua nuova sede in via Merlo 22, ma che da trent’anni è presente in città ed ha aiutato tante, tantissime donne. 

Il Cav, gestito interamente da volontarie, è un punto di riferimento fin da quando si ha il dubbio di aspettare un figlio: a disposizione per la distribuzione ci sono dei kit per fare i test. Da lì in avanti le donne, se vogliono, possono avere un supporto. 

A bussare alla porta ci sono molte donne straniere, ma anche tante italiane. Alcune vengono accompagnate dal marito, altre sono sole (e lo sono anche quando rientrano a casa). Alcune sono giovanissime e altre meno. Ci sono primipare e donne al secondo, terzo figlio. Le storie - come sempre - sono diverse, ma sono accomunate da una reale difficoltà economica. 

E il Cav è a disposizione per aiutare due vite: quella di chi nascerà e quella della mamma. 

Principalmente forniamo aiuti ‘concreti’: pannolini, latte in polvere, lettini, passeggini, abiti - ci spiega la presidente del Cav Stefania Gandolfo -, ma il nostro obiettivo è anche riuscire a dare un sostegno psicologico e educativo”. Spesso queste donne non sanno con chi parlare, a chi raccontare paure e difficoltà. E così le volontarie le ascoltano. Molte volte non conoscono la lingua, le nostre tradizioni, la nostra cultura, ma anche il nostro sistema sanitario. E allora si cerca di indirizzarle verso un corso di italiano o si spiega loro come funzionano visite e ricoveri ospedalieri. Tra le volontarie del Cav c’è un’ostetrica, che non fa visite, ma può dare quel consiglio in più, che diventa un’arma preziosa di fronte a una nuova creatura che ha il grande potere di lasciarti disarmata. 

Cerchiamo di fare anche un po’ di educazione, alla gestione delle cose e a non sperperare - continua la presidente -: ad esempio forniamo un tot di pannolini alla volta, spiegando alla mamma che, vista l’età del bambino, dovrebbero essere sufficienti per i successivi 15 giorni, quando ne daremo di nuovi. Allo stesso modo se forniamo i vestiti per i neonati chiediamo di restituirceli puliti e in buono stato quando saranno diventati troppo piccoli per essere indossati, per poter così aiutare altre mamme”.

Cav Centro di Aiuto Alla Vita sede
(Foto Costanza Bono)

L’aiuto parte, come detto, fin da prima che la gravidanza arrivi al termine e può continuare nel tempo, fino (circa) ai 6 anni del bambino. “Ci sono  donne che si rivolgono a noi per tutto questo periodo e alla fine si crea anche un legame. Alcune ogni tanto passano a salutare, con i figli ormai grandi, orgogliose di come sono cresciuti anche grazie al nostro aiuto. E questo è un grande ringraziamento per noi”. Ogni mese ci sono circa 35 mamme/famiglie che ruotano intorno al Cav, e in un anno si arriva ad aiutarne una cinquantina. 

Anche il Cav di Fossano aderisce, al “Progetto Gemma” che offre ad una mamma un sostegno economico che le può consentire di portare a termine con serenità il periodo di gestazione, accompagnandola nel primo anno di vita del bambino. È un’idea in più per collaborare con gli oltre 330 Cav d’Italia. Le offerte provengono da singoli o gruppi alla Fondazione Vita Nova di Milano, alla quale giungono anche le richieste dei Centri di aiuto alla vita di tutta l’Italia. La Fondazione fa da tramite tra donatore e mamma, assicurando la riservatezza ad entrambi, associando località sempre diverse e distanti fra loro. 

Ciò che il Cav dà alle mamme è spesso frutto di donazioni di privati: per questo il Cav è riconoscente a chi regala qualcosa, dal latte in polvere ai pannolini, dal lettino al passeggino, dagli abiti ai giochi. Tutto, chiaramente, deve essere in buono stato: il Centro non va considerato come un’opportunità per svuotare armadi e cantine, ma come un’occasione per aiutare gli altri. 

Un’occasione per sostenere il Cav è anche acquistare una primula nella “Giornata per la vita”, come è accaduto domenica 4 febbraio.

Il Cav è aperto il lunedì dalle 15 alle 17, il giovedì dalle 9 alle 11, ma c’è anche il numero 0172.634164 per le emergenze o il numero verde Sos vita 8008.13000.