“Mondo senza confini”, viaggio in Toscana tra città d’arte e la sfida della fraternità

Durate la gita - promossa da un gruppo di associazioni - un simpatico concorso con La Fedeltà

Sport Senza Barriere Gita Gruppo Foto Guido Fissolo
(foto Guido FIssolo)

Come da programma, i partecipanti all’appuntamento di “Mondo senza confini”, sabato 13 maggio alle 5 del mattino partivano alla volta della Toscana in pullman.

La prima notizia che ha accolto i viaggiatori è stata il sostegno da parte della Fedeltà a favore dell’iniziativa. Per celebrare i 125 anni del giornale diocesano, infatti, abbiamo portato con noi numerose copie de La Fedeltà ed abbiamo indetto un concorso fotografico, che ha visto protagonista ciascun partecipante.

Distribuito il giornale a tutti, è partita la simpatica gara nel fotografarci a vicenda intenti nella lettura, cercando di essere il più possibile originali. L’idea di Silvia, per esempio, è stata quella di fotografare una coppia di sposi giapponesi a piazzale Michelangelo a Firenze. Gli stessi, in cambio, hanno chiesto a tutta la compagnia una foto di gruppo. Belle le foto con la Fedeltà di tanti di noi, nelle città d’arte! Originale la foto di Tetiana che è salita con Max sulla carrozza in piazza dei miracoli a Pisa.

La gita ha il suo fascino perché “impone” a tutti i partecipanti la condivisione e lo stare insieme. Se vissuta male può essere un peso, viceversa può essere una esperienza fantastica. Questo è quello che abbiamo ritrovato alla fine dei due giorni: un arricchimento personale e tanti rapporti nuovi. Intanto ancora una volta sottolineiamo la bellezza dello stare insieme nelle diversità dei paesi di provenienza: Pakistan, Mali, Costa d’Avorio, Gabon, Senegal, Guinea, Camerun, Marocco, Gambia, Brasile, Equador, Ucraina, Albania, Italia.

La lingua, la cultura, le abitudini, potrebbero rappresentate un ostacolo al rapporto fra le persone. La mentalità, semplicemente il carattere, potrebbe essere motivo di chiusura verso l’altro. Le “nostre gite” viceversa sono una palestra che allena all’apertura all’altro. Partire con lo spirito giusto vuol dire fidarsi di chi si incontrerà nei due giorni. Così è stato per molti alla prima esperienza con “Mondo senza confini”. Si impara a mettere pazienza con chi è più lento nel muoversi, ci si mette a disposizione di chi ha bisogno per un semplice aiuto, si condividono i propri piccoli e grandi problemi.

Alessandra, per esempio, mi ha insegnato che non esiste buono o cattivo tempo, ma un buon equipaggiamento! Durante la notte passata a Loppiano, dove siamo stati accolti dalla comunità dei Focolarini, un ragazzo nella mia camerata si era dimenticato di togliere la suoneria del richiamo alla preghiera programmata per le 4 del mattino. Per la stanchezza accumulata non l’ha sentita, ma alcuni di noi scherzando, al mattino, raccontavano di aver pregato con i canti in arabo del suo telefonino. Muhamed, lo stesso ragazzo, quando abbiamo fatto l’invito alla messa per chi lo avesse voluto, ha partecipato perché non era mai entrato in una chiesa cristiana.

Nel contesto della gita Loppiano è stata una realtà da scoprire e vivere. Nel nostro passaggio se pur breve, ci è stata lanciata la sfida del secolo: vivere la fraternità e l’unità fra le genti. Dei 52 partecipanti la maggior parte erano giovani, 4 i bambini, e anche qualche ultra cinquanta/sessantenne. Questo mix ricorrente di età rende il gruppo una grande famiglia. Anche chi è diversamente abile partecipa al gioco e alla dinamica della gita, durante la quale nessuno si sente escluso.

Un aspetto simpatico dei nostri appuntamenti è “tentare”, naturalmente fin dove si può, di coinvolgere anche a chi economicamente è in difficoltà. “Mai mettere limiti alla provvidenza”. Per questo, per ultimo, ma non in ordine di importanza, vogliamo ringraziare chi ci sostiene: i Focolari, i giovani della Papa Giovanni XXIII, dalla quale è nata Sport Senza Barriere, Anolf Cisl con il costante lavoro di servizio agli immigrati, il settimanale la Fedeltà e Revolution Fossano, gruppo di giovani studenti universitari che si sono preparati per far da guide nelle città d’arte. Per chi ama mettersi in viaggio, un arrivederci ai prossimi eventi e un saluto dallo staff di Mondo senza confini.