Una “rivoluzione del linguaggio” per autismo e sindrome di Down

È la richiesta che fanno ai giornalisti le famiglie dei bambini e dei ragazzi che vivono questo tipo di disabilità intellettiva

Una “rivoluzione del linguaggio” per sfatare luoghi comuni e pregiudizi su autismo e sindrome di Down: a chiederlo sono le famiglie dei bambini e dei ragazzi che vivono questo tipo di disabilità intellettiva.

 Per questo le famiglie dei bambini e ragazzi con disturbo dello spettro autistico e con sindrome di Down hanno deciso di partire da chi ha potere sulle parole, i giornalisti, chiedendo una “rivoluzione del linguaggio”. “Troppo spesso queste due disabilità vengono trattate come fossero malattie, usando una terminologia inesatta - ha spiegato Cristina Mazzariello, relatrice al corso di formazione per giornalisti che si è svolto il mese scorso a Cuneo e a Torino sul tema: “Regole e deontologia nel parlare di sindrome di Down e autismo”, in cui è intervenuto il dottor. Maurizio Arduino, responsabile Centro autismo e sindrome di Asperger dell’Asl Cn1. 

L’articolo completo su La Fedeltà di mercoledì 11 aprile 2018