Preti fossanesi alla… fine del mondo

Intervista a Elio Ricca e Romano Allasia, sacerdoti fossanesi “fidei donum” nella diocesi di Comodoro Rivadavia, nella Patagonia argentina. 50 anni dopo, cosa rimane del "gemellaggio spirituale" tra le due diocesi?

Don Elio Ricca e don Romano Allasia, due dei quattro sacerdoti fossanesi “fidei donum” nella Patagonia argentina, sono tornati a Fossano per alcuni giorni di riposo durante l’estate. Li abbiamo incontrati per fare il punto sul loro lavoro pastorale in quelle chiese della “fine del mondo”. Lo scorso anno sono stati festeggiati i 50 anni del “gemellaggio” tra la diocesi di Comodoro Rivadavia e quella di Fossano.

Cosa rimane di questo mezzo secolo e come guardare al futuro? Cosa attenderci?

Romano A.- L’8 luglio dello scorso anno a Sarmiento, presente don Piero Ricciardi, abbiamo festeggiato i 50 anni con le missionarie diocesane e inaugurato il centro “don Giovanni Pettiti”. Si è parlato del gemellaggio anche in radio e tv... Il cammino percorso è lungo, ricco di tanti eventi. Sicuramente è un’esperienza da proseguire. Ricordo che quando don Giovanni Pettiti lasciò la diocesi per tornare in Italia disse al vescovo di allora, mons. Daniel Moure, che era disposto a partire purché il sottoscritto rimanesse in modo da assicurare continuità all’esperienza iniziata nel 1963.

Elio R. - Io sono stato l’ultimo fossanese ad arrivare in diocesi di Comodoro 25 anni fa, a gemellaggio ormai avviato. Al contrario di Romano, che ha piantato le sue radici a Sarmiento, io ho girato un po’ tutta la diocesi (Puerto Madryn, Trelew, ecc.), ricoprendo diversi incarichi (parroco, vicario generale...). Da un anno sono parroco della cittadina di Rada Tilly, città balneare pochi km a sud di Comodoro, e della cappella Stella Maris, a Comodoro: sono due realtà molto contrastanti perché nella prima gli abitanti sono di classe sociale medio-alta, nella seconda sono molto poveri. Da un anno ho lasciato l’incarico di vicario che è stato assunto dall’ausiliare della diocesi, mons. Fernando Martin Croxactto. Quest’ultimo è nato 58 anni fa nella diocesi di Moron, vicino a Buenos Aires. Poi è stato per anni missionario nella regione del Chaco, nell’Argentina del Nord, nella foresta.

Intervista integrale su La Fedeltà in edicola mercoledì 3 settembre