Tra i monaci di Pra d’ Mill in ricerca di ascolto e silenzio

Consigliare i dubbiosi è una delle "opere di misericordia" praticate dai monaci

Padre Zeno, da vent’anni religioso della comunità monastica di Pra d’ Mill - nella valle dell’Infernotto (tra Barge e Bagnolo), composta da una quindicina di membri, considerati anche quelli in formazione -, in questo ultimo anno si occupa dell’accoglienza e della foresteria, e, insieme ad un suo confratello, cerca di predisporla come ambiente consono a questo scopo (con una disponibilità di circa 40 posti letto). Inoltre c’è l’ascolto di tutte quelle persone (le più disparate) che, spinte da un motivo o da un altro, giungono alle porte di questo luogo, per trovare sostegno morale e spirituale, una luce nel proprio cammino. La gente guarda ai monaci come persone disponibili ad aiutare, a cui porgere i propri dubbi, e che, essendo già passati nelle esperienze della vita, sono capaci di aiutare perché hanno fatto un percorso di conoscenza di se stessi, prendendosi il tempo di ascoltarsi e di ascoltare. Un’opera di misericordia che si pone come prima tra quelle spirituali. 

Che tipo di persone si rivolgono solitamente a voi e che sorta di aiuto vi chiedono?

Arrivano persone di tutti i tipi; ci può essere la persona religiosa, il prete con una formazione spirituale alle spalle, l’adolescente e il giovane, la coppie di sposi con bambini, quelle che stanno attraversando un periodo complicato, persone sole o perché sono state abbandonate, credenti e non credenti... Un’umanità intera arriva qui!

Intervista completa su La Fedeltà in edicola il 27 luglio