Alla fiera di marzo di Sant’Albano una mostra sulla necropoli longobarda di Ceriolo

La mostra fotografica e video resterà al Comune

Sant’Albano si prepara alla fiera di marzo con una grossa novità in cantiere: la mostra fotografica “Immagini della necropoli longobarda”.

Incontriamo il sindaco Giorgio Bozzano per capire se questo possa considerarsi un primo passo per valorizzare la necropoli ritrovata in frazione Ceriolo, considerata dagli studiosi straordinaria per la vastità dell’area interessata, che comprende 776 tombe (probabilmente con ancora un’ottantina di tombe coperte). Tanto interessante che il museo di Cuneo ha dedicato una sala ad alcuni reperti e, sabato 21 febbraio, il Fai in collaborazione con la Soprintendenza ai Beni archeologici del Piemonte organizza a Cuneo il convegno “Il «tesoro» longobardo della Granda riscrive la storia delle invasioni barbariche” (approfondimento a pagina 43).

La mostra fotografica può considerarsi il primo tassello per realizzare quel percorso archeologico a cui Sant’Albano aspira, non certo per rivendicare la proprietà del ritrovamento - questi patrimoni sono di tutti -, ma per ridargli la sua giusta paternità?

La mostra sui longobardi è sicuramente la novità della fiera 2015. La mostra - fotografica e video - è una mostra permanente che viene inaugurata nei giorni della fiera ed è organizzata in collaborazione con la Soprintendenza (in particolare la dottoressa Ugge) e le Terre dei Savoia, a cura dallo studio di architetti Fernando Delmastro e Clara Di Stefano, già curatori dell’allestimento della sala longobarda al museo di Cuneo e del museo di Rocca de’ Baldi.

La mostra, avvalendosi di fotografie e un video, ricostruisce il percorso dal ritrovamento del sito, agli scavi, alla scoperta dei reperti offrendo - in mancanza di un museo - una visione completa del tesoro ritrovato sul nostro territorio. La mostra resta di proprietà del Comune, quindi permanente, e potrà essere visitata ogni venerdì pomeriggio in concomitanza con l’apertura della biblioteca (grazie ad Aurelio Costantino che ha dato la sua disponibilità!), durante gli eventi.

Ma dirò di più. Questa mostra è proprio il primo passo, perché stiamo valutando di portare il prossimo anno - sempre nei giorni della fiera di marzo - anche qualche reperto. Il costo della mostra dovrebbe essere coperto dai finanziamenti delle Terre dei Savoia, del Consiglio regionale e speriamo di istituti di credito.

In merito al convegno organizzato dal Fai siamo stati invitati a partecipare e avremo anche uno spazio per un intervento.

L'intervista completa è pubblicata su La Fedeltà di mercoledì 18 febbraio