Dal primo di ottobre Fossano non è più sede delle residenze artistiche di Mirabilia. La concessione d’uso dello “Spazio zero” di piazza Dompè, nell’area coperta e inutilizzata della tettoia nuova, è infatti scaduta il 30 settembre e non è stata rinnovata. Il motivo: l’area è legata a finalità agricole (la sua ristrutturazione era stata finanziata a questo scopo) e tale deve rimanere.
Rammarico per Fabrizio Gavosto, direttore artistico di Ideagorà. “Intravedevamo grandi possibilità per uno spazio così centrale: un hub culturale che poteva trasformarsi anche in una Casa di quartiere, un punto di riferimento per i ragazzi giovani e giovanissimi che frequentano borgo Sant’Antonio”. Il diniego getta ombre anche sul futuro del festival. “Ora Fossano - prosegue Gavosto - diventa un partner come gli altri. E, al momento, non so se nemmeno l’Amministrazione comunale è intenzionata a ospitare nuovi eventi”.
Il sindaco Tallone non chiude la porta, ma nemmeno la spalanca: “Non abbiamo mai interrotto il dialogo con gli organizzatori di Mirabilia, ma ancora non abbiamo gli elementi per decidere”. Una delle ipotesi sul tavolo - fa sapere - è una programmazione ad anni alterni, una volta a Fossano e l’altra a Busca. Ma il tempo stringe e l’incertezza non depone a favore del festival 2020.
Articolo completo su "la Fedeltà" di mercoledì 9 ottobre