Polizia arresta coppia dello spaccio

Giovani conviventi "rifornivano tossicodipendenti di Bra"; lei cedeva dosi anche nel bar dove lavorava

Nella buona e nella cattiva sorte. E nell’illegalità.
Una coppia di giovani conviventi - entrambi di origine straniera e regolari in Italia - deve rispondere di spaccio di droga. La donna cedeva le dosi anche nel bar in cui lavorava come cameriera, all’insaputa della titolare.
Le indagini, avviate lo scorso settembre e coordinate dalla Procura di Asti, sono state condotte da Squadra mobile di Cuneo, sezione della Polstrada sempre di Cuneo e sottosezione della Polstrada di Bra.
Per entrambi i conviventi sono scattate misure cautelari. Lui è stato portato in carcere; lei è agli arresti domiciliari, dopo che, in un primo momento, era stata applicata una misura più leggera, “l’obbligo di presentazione e firma alla Polizia giudiziaria, per tre volte alla settimana”.

Secondo quanto è emerso dalle indagini, la coppia riforniva molti tossicodipendenti del Braidese, che erano disposti a pagare la cocaina venduta dai due fino ad 80 euro al grammo. Sono inoltre state documentate delle cessioni nel bar a Santa Vittoria d’Alba dove la donna lavorava: il questore di Cuneo ha ordinato la chiusura per 15 giorni del locale, “ritenuto punto di ritrovo abituale di persone dedite a traffici criminali e pertanto pericoloso per l’ordine e la sicurezza pubblica”.
Gli agenti hanno inoltre effettuato delle perquisizioni a carico dei due, insieme con una unità cinofila giunta da Torino. Sono stati così stati rinvenuti circa un etto di cocaina suddivisa in 21 dosi, tre bilancini di precisione con cui la droga veniva pesata, 18mila euro in contanti ritenuti “provento dell’attività di spaccio”, una pistola semiautomatica che fu rubata nel 2018 ad Arezzo.