No vax: scattano le prime sospensioni al personale sanitario

Più di 80 gli accertamenti nel Cuneese a operatori pubblici e privati

Roma, 6 maggio 2021: vaccini Pfizer nell'hub vaccinale di Porta di Roma gestito dalla Cri, Croce rossa italiana
foto SIR/Marco Calvarese

Gli accertamenti sono tuttora in corso. E i numeri, ancora bassi, sono destinati a crescere. Ma nei giorni scorsi sono arrivate le prime lettere di sospensione agli operatori sanitari non vaccinati, trasmesse anche ai datori di lavoro e ai rispettivi ordini professionali. Sono state inviate in forza di una legge (la 76 del 2021) che riguarda il settore pubblico e privato e un ampio spettro di categorie: medici, infermieri, farmacisti, oss...

Le Asl si limitano a fornire i numeri, senza dare maggiori indicazioni. La Cn1 ha inviato (per ora) 24 lettere, di cui 7 a personale interno. La Cn2 60, di cui 15 a personale interno. Per tutti scatta la sospensione senza stipendio, fino (almeno) al 31 dicembre, data di cessazione dell’emergenza, salvo che il datore di lavoro, se dipendenti, non trovi per loro una mansione, anche di rango inferiore, non a contatto con il pubblico.

La misura è un cerchio che si stringe attorno ai “renitenti” al vaccino, che nella sanità ruota attorno al 5%, ma che complessivamente, in Piemonte, pesa ancora per quasi il 30%.

Servizio su "la Fedeltà" di mercoledì 1° settembre