Verso l’addio alla rete 3G

Conto alla rovescia (anche) nel Fossanese: che cosa cambia per i vecchi smartphone

Una piccola rivoluzione nel mondo delle telecomunicazioni. Molti, probabilmente, non si accorgeranno dei suoi effetti, mentre quanti hanno una sim o uno smartphone piuttosto vecchi dovranno valutare se sia opportuno sostituirli, per evitare che la qualità del servizio peggiori. Gli operatori telefonici stanno infatti abbandonando - o lo hanno già fatto - la rete 3G.

G come “Generazione”
Di che cosa stiamo parlando?
In questo contesto - siamo nell’ambito della telefonia mobile - “G” sta per “Generazione” e indica le tecnologie e gli standard in uso. Tecnologie e standard che ovviamente, da una generazione all’altra, migliorano e garantiscono un servizio più efficiente; anche il consumo di energia si riduce.
Oggi è molto diffusa la rete 4G, che permette di usufruire di applicazioni multimediali avanzate e collegamenti dati con elevata banda passante. Se nel 2019 è stato introdotto il 5G, che costituisce un’ulteriore evoluzione, in questi anni, il 3G, il cui debutto è avvenuto poco dopo il 2000, si prepara al pensionamento.

Il turno di Tim
Nei primi mesi dello scorso anno, Vodafone ha completato la dismissione della rete 3G, introducendo il 4G in tutti i Comuni italiani “coperti”. Secondo i dati forniti dall’azienda, la quarta generazione ha debuttato in 1.100 Paesi che, fino a quel momento, ne erano privi.
Ora è il turno di Tim, che - spiegano dall’azienda - rinuncia al 3G per “concentrare gli investimenti sulle tecnologie più efficienti dal punto di vista energetico e più performanti in termini di qualità dei servizi offerti ai propri clienti”; lo spegnimento sarà graduale e coinvolgerà progressivamente tutto il territorio nazionale. Tim ha indicato, per ogni Comune italiano, la data in cui è previsto l’addio al 3G: per quanto riguarda il territorio “coperto” da “la Fedeltà”, questa data è il 22 aprile per Cervere, Sant’Albano Stura e Trinità; il 22 maggio per Bene Vagienna, Salmour e Villafalletto; il 22 giugno per Fossano, Centallo, Genola e Vottignasco.
Per contro, Wind Tre non sarebbe intenzionata a spegnere il 3G prima del 2025. Non ha fretta neppure Iliad.

Lunga vita al 2G
Spenta la rete 3G, tutti gli smartphone che non supportano il VoLTE - la tecnologia che permette di effettuare chiamate su rete 4G, usufruendo dei vantaggi che ne derivano quanto a velocità del segnale e qualità del suono - vengono “rimbalzati”, appunto per le chiamate, sulla rete 2G. Questo significa segnale meno stabile e qualità dell’audio peggiore. E significa anche, in modo all’apparenza paradossale, che se si usa uno smartphone con VoLTE disattivato in una zona con scarsa copertura 2G, ma che aveva una buona copertura 3G, ora si hanno difficoltà nelle chiamate.
Altro aspetto da considerare è che, spento il 3G, continuerà a vivere il suo predecessore, il 2G. Per quanto obsoleta a confronto con gli standard attuali, la rete 2G è molto stabile e ampiamente diffusa: sostituirla sarebbe molto difficile. Viene usata non solo per una parte significativa del “traffico voce”, ma anche in vari settori industriali e per i contratti energetici; su di essa si basano, in aggiunta, gli antifurti delle auto.

Devo cambiare telefono?
Che cosa devono fare, infine, gli utenti di Tim che hanno il dubbio di avere una sim o uno smartphone troppo vecchi? L’azienda si preoccupa di avvertire, con una “comunicazione dedicata”, “i clienti in possesso di uno smartphone dotato solo della connettività 3G, oppure di uno smartphone 4G di prima generazione che non supporta il servizio voce su rete 4G e di una Sim con capacità inferiore ai 128k”; dispositivi di questo tipo, in ogni caso, continueranno a funzionare, seppur in modo meno efficiente, “appoggiandosi” alla rete 2G. Intanto, ogni cliente di Tim “può verificare la compatibilità del proprio terminale col servizio VoLTE, effettuando una chiamata e controllando che l’icona della tecnologia continui a mostrare il simbolo 4G o 5G”.
Una guida chiara e dettagliata sullo spegnimento del 2G la si può inoltre trovare sul sito www.dday.it. È una vera “Bibbia” della tecnologia, che al tema ha dedicato alcuni ottimi articoli.