Bergesio: il mio impegno per il completamento della tangenziale

Bergesio è stato rieletto al Senato come candidato all'uninominale del centro-destra

Giorgio Bergesio

La rielezione al Senato di Giorgio Maria Bergesio, ex sindaco di Cervere e consigliere comunale nella città degli Acaja, è giunta puntuale come previsto. Se la Lega Salvini Premier a livello nazionale ha subito una pesante battuta di arresto rispetto alla corsa di Fratelli d'Italia, a livello locale, pur scendendo rispetto al 2018, ha comunque registrato il 13,05%. Notevole inoltre il dato complessivo con la coalizione di centro-destra che ha totalizzato al Senato quasi il doppio dei voti rispetto al centro-sinistra (6407 rispetto ai 3205). Il dato certo, in attesa della conferma di eventuali eletti nei collegi plurinominali, è che Bergesio sarà nel prossimo mandato espressione del fossanese.

Come intende portare avanti le istanze del nostro territorio?
Il mio impegno per il fossanese, come già fatto in questi anni, sarà massimo. L’ultimazione della tangenziale di Fossano sarà una delle priorità assolute: Anas dovrà necessariamente portarla a compimento al fine di decongestionare il traffico cittadino. Troppe lungaggini ingiustificate è una vergogna! Il PNRR rappresenterà poi una partita cui si sta destinando particolare attenzione: dalla gestione del verde, all’efficientamento energetico fino alla rete idrica, agli edifici comunali e scolastici, numerosi sono i progetti presentati dai comuni del fossanese e dalle collegate società partecipate che sosterrò nel continuo. Non dovrà poi essere dimenticata l’annosa tematica della siccità che tanto ha colpito il nostro settore agricolo in questi ultimi anni; al riguardo, un tavolo di concertazione provinciale dovrà necessariamente portare all’individuazione e realizzazione di sempre più necessari invasi di piccole e medie dimensioni che rappresentano, insieme all’implementazione di tecniche di irrigazione a bassa dispersione di acqua, l’unica soluzione per consentire un’irrigazione costante al nostro comparto agricolo.
Quali sono per lei le prime azioni da mettere in campo?
Il prossimo governo dovrà subito mettere in campo ulteriori iniziative di sostegno al sistema economico per fronteggiare l’emergenza energetica. Con i decreti Aiuti-bis e ter sono già state stanziate importanti risorse per alleggerire il costo delle bollette, ma ancor di più dovrà essere fatto da qui a fine anno in quanto la vera emergenza in Italia è rappresentata dalle famiglie che non riescono più ad arrivare a fine mese e dalle aziende che sono costrette a interrompere le produzioni per gli eccessivi costi energetici. Sin da ora poi dovrà essere impostata una politica energetica che ci porti ad una maggiore diversificazione energetica e che dia finalmente un taglio ai tanti no pretestuosi del passato su temi quali il nucleare sicuro oppure sui rigassificatori.
Per quanto riguarda invece il dato nazionale c’è stata una flessione nel consenso della Lega. Quali sono secondo lei le cause di questa perdita di voti?
Partecipare a un governo di larghe intese risulta ovviamente controproducente in termini di consenso elettorale, ma in modo consapevole l’abbiamo ritenuta una scelta di responsabilità in un momento emergenziale, quale quello che tutt’ora stiamo vivendo. L’astensionismo, come dimostrato dalla tornata elettorale, ha raggiunto livelli superiori al 30% ed è proprio tale dato che merita una riflessione in termini di capacità della politica di dare risposte alle esigenze e problematiche degli italiani. Con il nuovo Governo e con il nostro Segretario Matteo Salvini vogliamo proprio proseguire su questa linea concreta e di responsabilità, sia a livello centrale che locale, consci che possa essere l’unica politica valida nel medio-lungo termine per il bene del territorio.