Cambia il medico in Casa di riposo per tutti gli ospiti convenzionati

Nuove regole per l’assistenza. Ora ci sono i medici dedicati, ma non mancano le critiche

Casa di riposo
Foto Costanza Bono

Nuove regole sono entrate in vigore,  lunedì 16 ottobre, per l’assistenza medica in Casa di riposo. Entro quella data, infatti, tutti gli ospiti convenzionati (quelli per i quali l’Asl riconosce una partecipazione del 50% al pagamento della retta) hanno perso il vecchio medico di famiglia, che è decaduto dall’incarico, scegliendone uno nuovo tra quanti, in estate, avevano aderito ai bandi indetti da Regione e Asl per le Case di riposo. È la conseguenza dell’entrata in vigore del nuovo accordo integrativo regionale siglato con i medici di medicina generale, che si pone l’obiettivo di potenziare l’assistenza in Rsa - tema da tempo all’ordine del giorno - vincolando i medici che scelgono di assistere gli ospiti in struttura ad una presenza periodica (che oggi non c’è), proporzionale al numero di assistiti e da concordare con il direttore sanitario.

Condivisa la finalità, tuttavia, l’accordo ha suscitato molte perplessità tra gli addetti ai lavori. Il primo nodo è legato alla limitazione del principio della “libera scelta” del proprio medico, dal momento che gli ospiti si sono trovati a scegliere tra due, massimo tre professionisti, e in alcuni casi alla sua soppressione di fatto, avendo un solo medico manifestato la propria disponibilità per quella data struttura. La seconda è legata al fatto che i pazienti - molti a malincuore - si sono trovati a perdere il medico che li assisteva, magari da tanti anni, perché non ha aderito al bando. 

Articolo completo sulla "Fedeltà" di mercoledì 18 ottobre