Santuario di Cussanio, messa con l’arcivescovo di Torino Roberto Repole

Sabato 11 maggio (ore 21), memoria della 2ª apparizione

Repole Roberto
(foto Andrea Pellegrini - La Voce e il Tempo)

Al Santuario dedicato alla Madre della divina Provvidenza, l’8 e l’11 maggio si ricordano le apparizioni della Vergine Maria a Bartolomeo Coppa, avvenute nel 1521. 

In occasione della seconda apparizione, sabato 11 maggio, la celebrazione dell’Eucaristia al Santuario di Cussanio delle 21 è presieduta dall’arcivescovo di Torino e vescovo di Susa Roberto Repole. “Affideremo la nostra Chiesa locale alla protezione della Madre della divina Provvidenza, patrona della nostra Diocesi - scrive il vescovo Piero Delbosco nell’invito inviato a tutte le comunità -. Potremo vivere questo momento bello e solenne insieme ad una rappresentanza delle nostre comunità”.

Così il rettore don Pierangelo Chiaramello ha ricordato le apparizioni nel convegno dedicato ai santuari dello scorso 13 aprile: “Il Santuario Madre della divina Provvidenza fa memoria di una storia secolare, cominciata tra l’8 e l’11 maggio 1521, con l’apparizione della Madonna all’umile pastore Bartolomeo Coppa, muto e affetto da sordità. La vicenda è nota: Maria gli apparve una prima volta l’8 maggio esortandolo ad avvisare i fossanesi che, se non si fossero convertiti, sarebbero stati travolti dal male. Il pastore, toccato dalla sua grazia, ritrovò l’udito e la parola e corse verso l’abitato per fare ciò che gli era stato chiesto.

I fossanesi, pur sorpresi dal miracolo, non presero sul serio le parole del pastore. Dopo tre giorni di inutili tentativi, egli tornò in questi campi sconsolato e privo di forze. Si addormentò e vide la Madonna che gli porgeva del pane. Al risveglio, pensando di aver solo sognato, si rese invece conto di avere davvero tra le mani un pezzo di pane. Nell’autunno di quello stesso anno una terribile pestilenza, testimoniata anche da documenti presenti negli archivi comunali, decimò la popolazione. Perirono quasi seimila persone. I superstiti si radunarono in questo luogo ed edificarono una piccola chiesa, presumibilmente proprio nel luogo delle apparizioni...”.