Casa di riposo di Trinità: per i lavoratori è il tempo delle decisioni

A giorni si dovrà scegliere se firmare il contratto con la Quadrifoglio

Attendiamo il vostro mandato per impugnare il licenziamento e procedere a livello legale!”. Con queste parole i rappresentanti delle organizzazioni sindacali Carmelo Castello (Funzione pubblica Cgil) e Luigi Arace (Coordinamento sindacati autonomi) hanno chiuso l’assemblea di oggi pomeriggio (martedì 18 dicembre) con i lavoratori della Casa di riposo il cui contratto lavorativo scadrà il 31 dicembre in seguito al licenziamento inoltrato dalla Fondazione soggiorno anziani che gestisce la struttura.  

Un’assemblea dovuta anche per riferire l’esito degli incontri tenuti la scorsa settimana prima con la cooperativa Quadrifoglio, che dal 1° gennaio gestirà la struttura, e poi venerdì in Prefettura con il presidente della Fondazione Pier Franco Giordana assistito dal legale. “In entrambi i casi non abbiamo registrato punti di incontro - sottolinea Carmelo Castello della Cgil -. La coop. Quadrifoglio ha dichiarato che non è disponibile a mantenere il trattamento economico attualmente riconosciuto ai dipendenti a cui viene applicato il precedente contratto degli Enti locali. Non ci sono invece penalità per chi ha un contratto Uneba (il contratto collettivo nazionale di lavoro per il personale dipendente nel settore assistenziale, sociale, socio-sanitario, educativo e delle istituzioni di assistenza e beneficenza - ndr)”. Per chi ha il contratto degli Enti locali (una decina di dipendenti su ventidue) si parla di una decurtazione degli stipendi che va da 160 a 260 euro mensili lordi. “Starà alla discrezione di ogni singolo lavoratore scegliere se firmare o meno il contratto - precisa Castello -. Come organizzazione sindacale non chiuderemo l’accordo con la cooperativa”. 

Fumata nera anche all’incontro di venerdì alla presenza del viceprefetto Maria Antonella Bambagiotti. “Abbiamo chiesto anche davanti al viceprefetto che fosse rivista l’intera procedura di licenziamento - spiega Arace - in quanto trattandosi di licenziamento collettivo andrebbe applicato l’articolo 2112 del codice civile (articolo che tutela il mantenimento dei diritti dei lavoratori in caso di trasferimento d’azienda - ndr). Ora sta ai lavoratori scegliere se impugnare il licenziamento e procedere per vie legali”. La Fondazione dal canto suo risponde che “la norma si applica solo ai trasferimenti di azienda, in questo caso si tratta invece di un contratto di appalto di servizi, una esternalizzazione che  prevede il licenziamento individuale plurimo”. 

Due posizioni opposte che destabilizzano i lavoratori. “Sosterremo i dipendenti in questo passaggio accompagnando chi deciderà di agire legalmente e assistendo singolarmente ogni lavoratore nel momento in cui dovrà decidere se firmare o meno il contratto proposto dalla cooperativa” aggiungono i sindacati.