Gestione dell’acqua: Villa vota pubblico in nome del Referendum

L’assemblea dei sindaci sceglie la strada del rinvio

Il sindaco Pino Sarcinelli di Villafalletto esce insoddisfatto dall’assemblea dei sindaci sull’acqua tenuta giovedì 2 luglio in Provincia.

Insoddisfatto perché  tradito - insieme agli altri Comuni firmatari dell’emendamento proposto da Biolé, primo cittadino di Gaiola e dal Comitato acqua bene comune - dal sindaco di Cuneo, fino all’ultimo schierato a favore del modello pubblico. Tradito perché la maggioranza dei sindaci nel bocciare l’emendamento che chiedeva di sostituire la dicitura “Acqua totalmente pubblica” a quella di “partecipazione pubblica”   viola il risultato del Referendum del 2011 che a grande maggioranza era a favore della gestione dell’acqua pubblica. Insoddisfatto perché resta la preoccupazione sul futuro della gestione, ancora una volta prorogata.

A vincere è certamente il “partito del rinvio”, rinvio che potrebbe protrarsi anche fino al 2021, ovvero (come consentito dalla legge) alla scadenza dell’ultima concessione: quella di Mondo acque a Mondovì. 

L’unica certezza emersa dall’assemblea è l’esclusione della gestione totalmente privata. Il futuro della gestione dell’acqua resta ancora tutto da disegnare.

Articolo su La Fedeltà in edicola mercoledì 15 luglio