In mancanza di una vera e propria rete di piste ciclabili (del tipo di quelle realizzate in Alto Adige) l’Unione dei Comuni, facendo di necessità virtù, ha deciso di valorizzare a uso ciclabile la viabilità minore: strade secondarie poco conosciute
e spesso trascurate, stradine campestri silenziose, che spesso costeggiano fossi presidiati da suggestivi filari di salici.
“A suggerirci questa opportunità fu, circa quattro anni fa, il presidente dell’associazione «Bicingiro» di Cuneo - spiega l’assessore dell’Unione dei Comuni Roberto Salvatore -; a me quest’idea piacque molto e la tenni nel cassetto in attesa di poterla finanziare con un bando regionale o europeo. Non appena si presentò l’occasione inserii il progetto realizzato dall’A&T in risposta a un bando regionale; la nostra proposta è stata accolta e finanziata. Ora cominciano a vedersi i primi frutti”. Negli incroci di molte strade secondarie della pianura fossanese e del Beinale sono infatti apparsi i segnali dedicati ai ciclisti. Entro novembre saranno pronte anche le aree di sosta.
Il servizio completo sul progetto su La Fedeltà di mercoledì 29 ottobre