C’è la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani

Dal 18 al 25 gennaio; a Fossano l’incontro di preghiera è in programma venerdì 24

Settimana Di Preghiera Unità Dei Cristiani 2019
L'incontro di preghiera per l'unità dei Cristiani del 2019 nella chiesa del Salice a Fossano

Il mese di gennaio, dal 18 al 25, “ospita” da oltre un secolo la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani. La preghiera ecumenica è un’occasione preziosa per avvicinare i cristiani tra loro e stabilire relazioni fraterne tra le comunità di diverse confessioni.
A Cuneo la preghiera si svolge sabato 18 gennaio alle 20,45, nella chiesa di Sant’Antonio, corso Nizza 89, ora officiata dalla parrocchia ortodossa romena. L’appuntamento fossanese avrà luogo venerdì 24 gennaio, alle 20,45, nella chiesa parrocchiale di Sant’Antonio a Fossano. Ad essa parteciperanno Claudio Bo, membro della Chiesa evangelica-battista di Mondovì, e il parroco ortodosso romeno padre Nicolae Puscasu e sarà presieduta dal vescovo mons. Piero Delbosco.

La Settimana, che quest’anno ha per titolo “Ci trattarono con gentilezza”, si focalizza sulla tragedia dei migranti e sul tema dell’accoglienza. Preparato dai cristiani delle varie Chiese presenti a Malta e a Gozo, trae spunto dall’episodio raccontato dal capitolo finale degli Atti degli apostoli. Dopo una terribile tempesta, San Paolo e gli uomini che sono insieme a lui sulla nave, riescono a salvarsi e vengono generosamente soccorsi dagli abitanti dell’isola di Malta.
“Ai nostri giorni - sottolinea il sussidio preparatorio - sono numerose le persone che affrontano sullo stesso mare gli stessi terrori affrontati da Paolo e dai suoi compagni. Perfino i luoghi citati nella lettura (Atti, 27,1; 28,1) sono gli stessi che compaiono nelle storie dei migranti di oggi. Da varie regioni del mondo, molti uomini e donne intraprendono dei viaggi ugualmente pericolosi per terra e per mare, per fuggire da catastrofi naturali, da guerre e povertà. Anche la loro vita è alla mercé di forze immense e della fredda indifferenza, di avversità non solo naturali, ma anche politiche, economiche ed umane. L’indifferenza assume diversi aspetti: è l’indifferenza di chi vende a caro prezzo dei posti su imbarcazioni di fortuna a persone disperate; l’indifferenza di chi decide di non inviare dei battelli in loro soccorso; l’indifferenza di chi respinge le navi con i migranti. Sono solo alcuni esempi”. Ed ecco la domanda che interpella con forza le coscienze di ciascuno di noi: “Come cristiani che affrontano insieme la crisi migratoria, sentiamo dentro di noi questa fredda indifferenza o testimoniamo una ‘straordinaria umanità’ diventando al tempo stesso gli strumenti della provvidenza di Dio che ama tutti?”

Giornata dell’Ebraismo: a Cuneo il 16 gennaio con il rabbino capo di Torino
La settimana di preghiera è ormai tradizionalmente preceduta dalla giornata dell’Ebraismo, che viene celebrata a Cuneo, giovedì 16 gennaio alle 17,30 nella Sala convegni de “La Guida” (in via Bono 5). Il tema della giornata prevede l’approfondimento del Cantico dei cantici affidato a Rav Ariel Di Porto, rabbino capo della Comunità ebraica di Torino; l’incontro è introdotto da mons. Piero Delbosco. “La giornata vorrebbe aiutare le nostre comunità a riscoprire ancora una volta il legame peculiare e unico che unisce cristianesimo ed ebraismo - spiega mons. Ambrogio Spreafico, presidente della Commissione episcopale per l’ecumenismo ed il dialogo interreligioso - e serve anche a comprendere che l’Ebraismo non è qualcosa del passato, ma è costituito da comunità viventi oggi, che mantengono viva l’antica tradizione e fede dell’Israele di Dio. Se Pio XI all’inizio del nazifascismo diceva che noi cristiani «siamo spiritualmente semiti», ognuno di noi dovrebbe essere testimone e portatore di questa semplice verità che unisce le nostre comunità all’Ebraismo”.