Così nei FabLab nascono visiere anti-contagio

Appassionati di tecnologia sono al lavoro nei due laboratori, uno dei quali si trova all'Istituto Vallauri di Fossano

Nei FabLab si realizzano visor facciali per la protezione degli operatori sanitari

Non di sole mascherine si vive al tempo del coronavirus. I vulcanici laboratori FabLab di Fossano e Cuneo – il primo dei due viene definito “PomLab” e ha sede all’Istituto Vallauri – lavorano a nuovi dispotivi di protezione per quanti sono impegnati “in prima linea” durante questa pandemia. Sono dei visor facciali, visiere che “proteggono il viso degli operatori sanitari dagli ormai famosi droplets potenzialmente infetti”.

Nelle scorse settimale i FabLab hanno conquistato spazio sulla stampa locale per essere stati coinvolti nella realizzazione di raccordi che permettono di utilizzare per pazienti in Terapia intensiva delle mascherine Decathlon, come già aveva fatto un’azienda di Brescia. Ma serve un ulteriore passo indietro, che permetta di dire qualcosa in più su questi laboratori. Ne fanno parte un professore, studenti ed ex studenti, professionisti accomunati dalla passione per la tecnologia, che mettono in comune competenze ed interessi, contribuendo ad accorciare le distanze fra il mondo della scuola e l’esterno. Questa è la “formula” con cui nascono anche le iniziativa legate alla lotta al coronavirus, solo con l’ovvia peculiarità che si lavora a distanza (talvolta perfino “senza conoscersi”, ed è questo un aspetto “bello, interessante” dicono dai laboratori). Se abitualmente i componenti dei FabLab sfruttano il tempo libero, in questo periodo per alcuni c’è la possibilità di approfittare, in aggiunta, delle “ferie forzate” dovute alla pandemia.

Torniamo quindi ai visor facciali, che si stanno rivelando un “piccolo grande successo”. Spiegano dai FabLab: “Con l’utilizzo delle nostre stampanti 3D realizziamo i «cerchietti» a cui attacchiamo i fogli in Pvc trasparente e un elastico, ed ecco creato il visor. Fino ad ora ne abbiamo distribuiti 850, ma abbiamo richieste per alri 400 che speriamo di soddisfare”. Le visiere vengono destinate agli operatori sanitari: le hanno ricevute operatori della Croce rossa, personale di ospedali ed Rsa, volontari della Protezione civile, medici di famiglia.

Per la realizzazione dei visor facciali è prezioso l’impegno dello stesso Istituto Vallauri che , aggiungono dai FabLab, “oltre a sostenerci in ogni nostra iniziativa, ha deciso di coprire per intero il costo delle materie prime che utilizziamo”.

I componenti dei FabLab possono confrontarsi attraverso un gruppo Telegram, “Makers despite the virus”, a cui altri appassionati di tecnologia si sono collegati dopo averne scoperto l’esistenza attraverso il passaparola. I FabLab sono inoltre presente sui social network e hanno un sito web: l’invito per quanti vogliono conoscerne meglio la realtà o farne parte è a servirsi di questi canali.