Benedetti i restauri nella chiesa dei Frati Cappuccini

L’evento si è svolto in occasione della festa di San Francesco

Benedizione Restauri Chiesa Cappuccini

La presenza dei Cappuccini a Fossano è una storia che si racconta da sé, con le sue testimonianze caritative, spirituali ed artistiche. Di queste ultime ne avevamo parlato quest'estate (1° luglio) a lavori ultimati di pulitura e restauro, interni ed esterni alla chiesa. Anche se sono stati poi benedetti, e dunque ufficialmente “inaugurati” alla devozione dei fedeli, durante questo primo weekend di ottobre, con una serie di incontri eucaristici e di preghiera.
Un weekend segnato dalla festa di San Francesco, patrono d'Italia, quest'anno particolarmente rimbalzata all'attenzione dei media per la firma della nuova enciclica papale, “Fratres omnes – Fratelli tutti”, che il Pontefice ha voluto avvenisse proprio sulla tomba del poverello di Assisi (ed il cui titolo è stato tratto da una citazione stessa del Santo).
“Che tutti i cristiani vi si sentano perciò coinvolti” ha detto il superiore del convento fossanese, padre Tonino Tomasone, durante la celebrazione a cadenza annuale del 2 ottobre, per ricordare il “transito” di San Francesco da questo mondo alla vita eterna, nel giorno che precede la ricorrenza della festa nazionale a lui dedicata. “La sua proposta di vita” ha continuato padre Tonino, “mette al centro la fraternità. Egli si è definito 'frate', perciò 'fratello', ed ha chiamato tali i suoi compagni di viaggio”. Un appellativo che vale “anche verso chi è diverso da noi, a favore di un'accoglienza incondizionata”. E, per quanti si fossero trovati tra gli infedeli, San Francesco esortava “a non fare liti o dispute, ma a sottomettersi ad ogni creatura”, con la sola clausola “di confessare apertamente di essere cristiani”. E questo non per abiurare la propria fede, ma “per affermare una testimonianza silenziosa, inserendosi come fratelli – minori – e non come maestri, tra la gente”. Suscitando loro, quanto più possibile, un sincero interesse alla fede.

Con altrettanta, autentica gioia; quella con cui padre Tonino ha calorosamente accolto il vescovo Piero Delbosco, che ha presenziato l'eucarestia di sabato 3 ottobre (animata dalla corale di San Bernardo). Un momento vissuto “per ringraziare i frati del loro prezioso aiuto in diocesi. E poi perché la festa di San Francesco è festa di tutti; il suo è stato un esempio da copiare”. Ed infine “per benedire tutti i restauri all'edificio ecclesiale, per i quali tante persone si sono impegnate nel portarli a termine. Che le nuove generazioni li sappiano apprezzare”.
In particolare, il grazie più sentito è andato al ricordo di Teresio Sordella, di cui una semplice, umilissima targa in legno (all'ingresso di sinistra della chiesa) ricorderà, a quanti vi entreranno, il suo generoso gesto, con cui ha voluto sostenere la realizzazione dei lavori. “Permettetemi di ricordarlo proprio in questa occasione per il suo amore ed aiuto ai poveri - ha concluso quindi padre Tonino -. Ad ogni fine mese, infatti, quando gli portavamo la comunione, ci chiedeva sempre a quanto ammontava la nostra spesa mensile per loro, con cui ci ripagava. Sì, dava i soldi per loro e non ai frati! Poi ha voluto aiutare anche noi con i lavori alla chiesa, e per questo gli siamo, e continueremo ad essere, riconoscenti”.