Un’opportunità di crescita e maturazione per le comunità

Il lavoro sul Sinodo nell’Unità pastorale dello Spirito Santo

Chiesa Spirito Santo croce interna
Chiesa dello Spirito Santo, interno

L’Unità Pastorale dello Spirito Santo (di cui fanno parte le parrocchie Spirito Santo di Fossano, Beata Vergine delle Grazie-Boschetti e Santa Maria della Neve-Tagliata), ha avviato fin da subito un percorso per organizzare la propria partecipazione attiva al Sinodo delle due diocesi di Cuneo e di Fossano. Il nuovo Consiglio Pastorale interparrocchiale ha riflettuto in due incontri sul materiale prodotto dall’equipe interdiocesana e dal vescovo e si è confrontato sulle figure adatte per fare da referenti parrocchiali. Sono stati interpellati più membri della comunità: saranno Giacomo Vissio e Silvana Allario i due delegati che parteciperanno alle assemblee, Marco Vincenzi sarà a disposizione come vice.

I membri del Consiglio pastorale interparrocchiale hanno assunto il compito di aiutare i gruppi che rappresentano a rispondere alla prima scheda che, durante l’avvento, è stata distribuita ai partecipanti delle messe festive. “Nel dialogo coi tre referenti parrocchiali è sorta, in seguito, l’idea di scrivere una lettera all’intera comunità dell’unità pastorale. In questa lettera – spiegano dal Consiglio pastorale interparrocchiale -, dopo un saluto iniziale e una breve riflessione sul momento particolare che tutti viviamo a causa della pandemia, ci siamo chiesti se «cambiamo strada», ritornello che sentiamo ripetere in continuazione da tanti, esprime veramente ciò che sentiamo in profondità oppure tutti noi aspettiamo semplicemente che passi la pandemia per ricominciare a fare tutto come prima. Abbiamo allora spiegato che come comunità parrocchiale già alla fine del 2019 avevamo realizzato una bellissima assemblea popolare con l’intento di rinnovamento e che, nonostante le tante difficoltà del momento presente, il Sinodo ci dava la possibilità di riprendere il percorso unendoci alla volontà delle nostre diocesi di essere una «chiesa che ascolta, si confronta e cambia».Così abbiamo chiesto l’aiuto di tutte e di tutti invitandoli a rispondere alle domande delle prime schede.

Sono arrivate finora una quarantina di risposte e altre sicuramente seguiranno. Tutte preziose e scritte con consapevolezza e schiettezza. Toccherà ai tre referenti e ai presbiteri della parrocchia sintetizzare bene le riflessioni per poi consegnare il nostro contributo alla segreteria del Sinodo. Soprattutto farne tesoro nella costruzione del cammino parrocchiale. Questo percorso, nonostante i non pochi limiti causa soprattutto la rapidità con cui deve essere fatto il tutto e l’impossibilità a discutere in presenza come sarebbe nostro desiderio, può diventare occasione di crescita e di maturazione per le nostre comunità”.