Piemonte, “Strade bianche anche per enduro e 4×4”

La proposta: un regolamento con chiusure programmate, per il rilancio del turismo e la tutela dell'ambiente, come sulla Via del sale

Il Piemonte ha un patrimonio di strade bianche, e questo è noto. Ciò che è meno noto è se possano accedere a questi tracciati anche i mezzi a motore: leggi regionali degli anni ottanta entrano in conflitto con il Codice della strada, ed è grande la confusione per i proprietari di moto da enduro e fuoristrada che vogliono dedicarsi alla loro passione nel rispetto delle regole. I consiglieri regionali Paolo Bongioanni (Fratelli d’Italia) e Valter Marin (Lega) provano a far chiarezza, puntando, allo stesso tempo, ad una valorizzazione di queste sterrate che richiami visitatori e aiuti la ripresa economica della regione, che sul fronte del turismo è stata duramente colpita dalla pandemia di coronavirus.

L’iniziativa, spiega Bongioanni, “nasce da una mia proposta di legge, la numero 66, attualmente in fase di discussione in Consiglio regionale e imperniata sul recupero e la valorizzazione turistica delle strade storiche di montagna e figlia dell’esperienza che ho maturato con la promozione e la costruzione del «prodotto turistico» della Via del sale”. L’idea è quella di dare vita “a un sistema di percorsi che offra l’opportunità alle strutture ricettive, ai consorzi turistici e alle agenzie di viaggio di formulare un pacchetto destinato a motociclisti, automobilisti del mondo 4x4 e alle biciclette muscolari, ma teso soprattutto a dare un impulso alla fruizione delle biciclette a pedalata assistita”.Bongioanni e Marin presentano proposte per le strade bianche del PiemonteNon si vuole promuovere uno “sfruttamento intensivo” della strade bianche, la cui fruizione, per i mezzi a motore, sarebbe regolata da un calendario che prevede anche giorni di chiusura, appunto come si fa per la Via del sale e nel rispetto dell’ambiente; verrebbero così “privilegiati” quanti praticano escursionismo a piedi o in un mountain bike. È un aspetto, questo, che Marin approfondisce: “Il prodotto turistico che intendiamo lanciare prende esempio da due realtà consolidate, la Via del sale e la strada dell’Assietta, già soggette in questi anni a stop pianificati in chiave turistica. Questo non si tradurrebbe in un maggior numero di strade aperte, bensì in una percorribilità a giorni alterni di tali itinerari. Stiamo attualmente pensando all’istituzione di un abbonamento unico delle strade bianche piemontesi, che consenta la fruibilità dei percorsi secondo un calendario studiato a tavolino. Il costo dei pedaggi aiuterebbe a ricavare ulteriori fondi per la manutenzione delle carreggiate e per la loro promozione”.

Peraltro la proposta di legge in discussione sempre in Regione “prevede già finanziamenti per il recupero delle strade da un punto di vista infrastrutturale e per la loro sponsorizzazione turistica”. Il nodo, semmai, riguarda le tempistiche, ma Bongioanni e Marin “concordano nella sperimentazione del progetto già nell’estate 2021 sulla Via del sale e sulla strada dell’Assietta, a cui aggiungere altri itinerari a partire dall’anno successivo, quando la legge dovrebbe essere approvata e in vigore, andando così a creare un sistema di percorsi regolamentati con la fruizione differenziata nei giorni”. “Un’offerta unica al mondo - concludono i due consiglieri -, che darà vita a un distretto delle strade turistiche bianche e servirà a fare ripartire il turismo del Piemonte. Noi ci muoviamo in anticipo”.