Domenica 26 settembre Giornata mondiale del Migrante e del Rifugiato

In Italia le celebrazioni ufficiali della Giornata si svolgono nelle Marche. Il messaggio del Papa

Il Papa con i rifugiati nel campo di Lesbo, aprile 2016
Pope Francis meets refugees at the Moria refugee camp on the island of Lesbos, Greece, April 16, 2016. (CNS photo/Paul Haring)

Domenica 26 settembre la Chiesa celebra la Giornata mondiale del Migrante e del Rifugiato (Gnmr). Tema scelto da Papa Francesco per questa Giornata “Verso un ‘Noi’ sempre più grande”. I "nazionalismi chiusi e aggressivi" e "l'individualismo radicale", specialmente in tempo di pandemia, frantumano il "noi", scrive Papa Francesco nel messaggio, in cui lancia un appello per una Chiesa "sempre più inclusiva", capace di abbattere muri e costruire ponti. Per sognare insieme "un futuro a colori".

In Italia le celebrazioni ufficiali della Giornata si svolgono nelle Marche. L’iniziativa è della Commissione Cei per le Migrazioni e della Fondazione Migrantes che proprio in questa regione ha promosso, dal 23 al 27 agosto, a Loreto il corso di alta formazione sul tema “Costruire e custodire la casa comune” con la partecipazione di vescovi, direttori Migrantes, operatori di diverse diocesi italiane. Un santuario, quello di Loreto, che ogni anno accoglie il pellegrinaggio regionale dei migranti. Per la celebrazione eucaristica nazionale, che si svolge domenica 26 settembre, è stata scelta la Basilica Pontificia di Loreto. La celebrazione, in diretta su Rai Uno, è presieduta da mons. Pietro Coccia, Presidente della Conferenza Episcopale delle Marche.