Nonno di “ruolo”

È stato bambino, e col passare degli anni ha interiorizzato tutte le stagioni della vita, recuperando anche quella capacità, che è propria dei fanciulli, di stupirsi, di giocare, di guardare alla vita come ad un pacco regalo da aprire continuamente. È stato ed è genitore, con il carico di responsabilità dell’accompagnare una nuova vita alla scoperta di sé. È tutto questo ma in una forma nuova. È il nonno, un ruolo purtroppo a volte sottovalutato e relegato all’attesa dei bimbi fuori dalla scuola, alla supplenza come baby-sitter o alle feste comandate dove il regalo di nonno ha un peso specifico maggiore. Ma non è così. In un mondo in cui troppo spesso i ruoli si confondono, e si naviga a vista nella sfida educativa, con genitori che credono di dover essere i migliori amici dei figli, e amici che pensano di dover fare da genitori ai propri coetanei, il ruolo del nonno, che per sua natura, è sintesi di una storia di famiglia ha un valore immenso. Ci sono nonni “supplenti” e nonni “di ruolo” un po’ come nella scuola. Ci sono nonni del week end e nonni di casa. Nonni che vorrebbero esserlo a tempo pieno ma non hanno ancora raggiunto l’età della pensione e - come i genitori - cercano comunque di fare la loro parte. Ma la loro parte è indispensabile e difficilmente sostituibile. Lo sa bene chi un nonno non ce l’ha più. E dovremmo rendercene conto tutti, ogni giorno, e non soltanto quando il calendario ci ricorda che è la festa del nonno. Che comunque resta un ottimo promemoria. Auguri ai nonni!