Scuola, biolago, casa per le associazioni… la “road map” del sindaco Chiavassa

Centallo: sogni, progetti e ambizioni per la seconda metà di mandato. “Il mio delfino? Ho in mente due o tre nomi...”

Pino Chiavassa Centallo

“Se ho già pensato al mio «delfino»?”. Ride Giuseppe Chiavassa. È a metà abbondante del suo secondo mandato da sindaco, dopo 10 da vice: un percorso che ne ha fatto l’«uomo forte» di Centallo degli ultimi lustri. Gli chiediamo di guardare al di là delle “colonne d’Ercole” del 2024 mentre ci racconta ciò che ha in mente per il paese di qui alla scadenza naturale della sua Amministrazione.

“Ho in testa due o tre persone preparate che non avrebbero bisogno di un tutor - risponde -. Bisogna solo cercare di convincerli a dedicarsi a tempo pieno, o quasi, a un Comune di settemila abitanti”. Un altro Chiavassa... “Non per immodestia - puntualizza - ma non sarà facile correre ai ritmi di questi anni. Lo posso dire con orgoglio. Ho avuto tempo per fare il sindaco e l’ho impiegato tutto. Conosco i meccanismi di funzionamento di un Comune, e i canali per accedere a contributi e finanziamenti esterni, e mi sono adoperato perché fosse veloce nelle risposte al cittadino ed efficiente come un’azienda privata”. E se ci fosse un terzo mandato? “Non so se ci sarà. E neanche se lo farei. Ho altri progetti in testa, nella Federcalcio, che non ho potuto seguire per dedicarmi al mio Comune. E che vorrei realizzare prima che Dio mi chiami a dirigere la Nazionale del Paradiso...”.

Intervista su "la Fedeltà" di mercoledì 2 marzo