Fossano, la corsa dei mutuati per il medico di famiglia

L'affannosa ricerca dei posti liberi dopo i pensionamenti di Barbero e Bertolino. I disagi per gli anziani. E una domanda: non si poteva prevenire l’emergenza?

Medico di base Sir
Foto Sir

Dove hanno trovato “casa” i mutuati di Cristina Barbero e Ilario Bertolino, i due medici di famiglia in pensione dal 1° aprile? Erano 3.600, probabilmente qualcuno in più, calcolando anche qualche “orfano” di precedenti pensionamenti (Tortalla, soprattutto, collocato a riposo il 31 dicembre 2021). E - questa volta - non hanno potuto far conto su alcun nuovo medico subentrante. Dalla scorsa settimana, chi non si era ancora accasato ha trovato una “ciambella di salvataggio” grazie alla disponibilità fornita all’Asl da quattro medici (tre dello studio associato Ambrosoli: Bianco, Campanella e Damilano, più Palmieri di Bene Vagienna) che hanno allargato ulteriormente le maglie del proprio massimale, già precedentemente incrementato da 1.500 a 1.800. Obiettivo: offrire un riparo in tempi di emergenza, con l’assicurazione che entro massimo due mesi, con l’arrivo dei “rinforzi” (si parla di due medici), potranno ritornare a numeri più normali. Altri mutuati, invece, avevano anticipato la scelta affidandosi all’unico medico ancora libero in città (la dottoressa Gerlanda Pullara) o migrando a Genola, Villafalletto o in paesi vicini, circostanza non propriamente agevole per chi è anziano o ha difficoltà a spostarsi. Verosimilmente, c’è anche una terza categoria di utenti, che non sappiamo quantificare: quella di chi non ha ancora effettuato alcuna scelta, perché non ne ha bisogno e attende che si liberi il medico di sua fiducia. Quel che è certo è che sono stati giorni faticosi per molti fossanesi, soprattutto per i più anziani, non avvezzi alla tecnologia digitale, che non potevano monitorare online i posti liberi in tempo reale, e hanno dovuto adoperare il telefono o le gambe per venire a capo del loro destino (assistenziale), alimentando gli accessi allo sportello di scelta e revoca del Poliambulatorio di via Ospedale.

Articolo completo su "la Fedeltà" di mercoledì 13 aprile