Era il 5 dicembre 1945 quando, su spinta di Magna Lena Baravalle, su “la Fedeltà” comparve un appello per costituire un gruppo fossanese di donatori del sangue. L’appello fu accolto da un primo nucleo di cittadini che, nel 1946 diedero vita all’Avis di Fossano, forte oggi di oltre 110mila unità di sangue donato.
È una storia lunga, un atto di amore gratuito, rinnovato giorno dopo giorno da migliaia di donatori e domenica 2 ottobre è finalmente giunto il momento, con un anno di ritardo per le restrizioni imposte dalla pandemia, di festeggiare i 3 / 4 di secolo al servizio della comunità.
“Voglio ringraziarvi per la vicinanza e l’appoggio morale che ho ricevuto. Senza il vostro contributo e la vostra generosità non sarebbe stato possibile garantire la crescita della nostra associazione e superare le difficoltà che, soprattutto negli ultimi due anni, abbiamo incontrato - ha detto il presidente Elio Reynaudo -. Durante la pandemia non siete mai venuti meno al vostro impegno”.
Domenica, dopo la celebrazione della messa in Cattedrale e la sfilata in via Roma accompagnati dalla Filarmonica Arrigo Boito, c’è stata la consegna delle benemerenze nella sala Barbero del castello degli Acaja. Un gesto sicuramente altruistico, quello della donazione, che si riflette positivamente anche sul donatore.
Al castello sono state assegnate le benemerenze “distintivo d’oro con diamante” ai donatori a fine attività donazionale che hanno effettuato almeno 120 donazioni, “distintivo d’oro con smeraldo” (40 anni di iscrizione e 80 donazioni oppure al compimento di 100 donazioni), “distintivo d’oro con rubino” (30 anni di iscrizione e 60 donazioni o al compimento delle 75 donazioni) e “distintivo d’oro” (20 anni di iscrizione e 40 donazioni o al compimento delle 50 donazioni) mentre le altre benemerenze sono state consegnate al pranzo conclusivo. Chi non fosse stato presente potrà ritirare la propria benemerenza presso la sede entro il 31 dicembre 2023.
A tagliare il prestigioso traguardo del distintivo d’oro con diamante sono stati Gianpiero Camperi e Antonio Ghiglione di Sant’Albano Stura e Pier Giuseppe Caula e Giovanni Vallinotti di Fossano.
Il servizio completo su la Fedeltà di mercoledì 5 ottobre 2022