Allarme Pd sui fondi Pnrr in Piemonte. Il centro-destra: “Solo sciocchezze”

Botta e risposta in Regione sul piano di rinegoziazione allo studio del governo

Il magazzino comunale nell'area dell'ex mattatoio
La trasformazione del magazzino comunale nell'area dell'ex mattatoio in polo culturale e sede della biblioteca è uno dei progetti candidati ai finanziamenti del Pnrr

Quali conseguenze avrà per il Piemonte, la provincia di Cuneo e i suoi Comuni il piano di rinegoziazione del Pnrr in fase di elaborazione dal parte del Governo? È il tema sul quale hanno battagliato nei giorni scorsi, a colpi di comunicati, la minoranza e la maggioranza consiliare in Regione. Ad aprire le ostilità è stata una nota dei consiglieri Pd Daniele Valle e Maurizio Marello che hanno quantificato in oltre 2 miliardi e 100 milioni il potenziale danno per il Piemonte e in 337 milioni, suddivisi tra 1.544 progetti, per la Granda, di cui 56 soltanto nelle città di Cuneo, Alba, Bra, Fossano, Mondovì, Saluzzo, Savigliano, per circa 41 milioni: “misure che, secondo le intenzioni, si salveranno solo se si troveranno altre forme di finanziamento”.

La città di Fossano, in particolare, verrebbe colpita sia su interventi già teoricamente coperti (come i lavori alle frane di Boschetti o sulla tettoia di piazza Dompè), sia su interventi che ancora attendono di essere finanziati (come il polo culturale con biblioteca nell’area dell’ex mattatoio - foto). Per la maggioranza di centro-destra si tratta, tuttavia, di allarmismi senza fondamento perché - replicano i capigruppo in Consiglio regionale Alberto Preioni (Lega), Paolo Ruzzola (Forza Italia) e Paolo Bongioanni (Fratelli d’Italia) - “tutte le opere previste dal Pnrr in Piemonte saranno finanziate. Nessuna è a rischio, quelle del Pd sono solo sciocchezze”.

Articolo completo sulla "Fedeltà" di mercoledì 11 ottobre