Fossano: dai fanghi del depuratore 200 metri cubi di biometano all’ora

Alpi acque festeggia i 25 anni illustrando l’investimento più grande della sua storia

Alpi Acque - La presentazione del progetto sul Biometano

Vale 6 milioni e 370 mila euro il “regalo” per i 25 anni di Alpi acque. Glielo ha fatto il Piano nazionale di ripresa e resilienza e servirà per riqualificare il depuratore di Fossano, nelle basse di Stura, realizzando un impianto per la produzione di biometano dal trattamento dei fanghi. Il nuovo impianto potrà produrre 200 metri cubi di gas all’ora e trattare circa 30 mila tonnellate di fanghi all’anno: non soltanto quelli civili, ma anche quelli provenienti dalla filiera agro-alimentare. Lo farà attraverso un processo di digestione anaerobica.

Tre i punti di forza dell’operazione - ha spiegato Claudio Careglio, amministratore delegato di Alpi acque, nel convegno di sabato mattina ai Battuti bianchi di Fossano -: “rendere meno energivoro il trattamento dei fanghi, garantire un recupero energetico e migliorare le matrici (i conferimenti, ndr) che arriveranno all’impianto”. Il biometano si otterrà da un processo di purificazione del biogas e potrà essere immesso nella rete nazionale o utilizzato come combustibile bio per il trasporto sostenibile.

Articolo completo sulla "Fedeltà" di mercoledì 22 novembre