Operaio morì schiacciato, condannato l’impresario

La ditta di Centallo era responsabile del montaggio del cassero, eseguito male

Tribunale

Ci sono due condanne per la morte di un operaio albanese di 59 anni, Bashkim Toska, travolto da un cassero di una tonnellata su un cantiere a Limone Piemonte. Il giudice Marco Toscano ha comminato una pena di un anno di reclusione a R.C., cervaschese, in qualità di coordinatore per la sicurezza della Lim-one srl, committente dei lavori. Un anno e sei mesi invece per A.K., albanese residente a Centallo e legale rappresentante della ditta Edil 2014. Quest’azienda è la stessa che il giorno della tragedia, il 26 febbraio 2020, eseguiva i lavori nel piano superiore di una villetta in costruzione.

Toska lavorava ai garage insieme ai colleghi di un’altra impresa, la ditta Kovakaj. Gli era stato chiesto di recuperare alcuni attrezzi da un bidone e lui si era recato nel settore rialzato del cantiere. Peccato che nessuna recinzione avvertisse del pericolo rappresentato dal cassero o transennasse il percorso: un errore fatale, secondo gli ispettori dello Spresal. L’attrezzatura montata per contenere il calcestruzzo, per giunta, era stata fissata male. In abbreviato gli amministratori della Kovakaj e della Edil 2014, oltre a un operaio di quest’ultima azienda, erano già stati condannati a pene comprese tra un anno e quattro mesi e due anni e quattro mesi.

Articolo completo sulla "Fedeltà" di mercoledì 27 marzo