GIORGIO BARCHIESI

(Roma, 1957)

Vederlo in tv nuoce gravemente a chi è a dieta. Meglio conosciuto come Giorgione, è un quasi veterinario, ha un’azienda vinicola a Montefalco (Perugia) dove si trova anche il suo ristorante “Alla via di mezzo”. Quando venne inaugurato, nel 2006, cucinò gratis per tre giorni consecutivi.
Deve la sua fama alla trasmissione televisiva in onda dal febbraio 2012 su Gambero Rosso Channel “Giorgione - orto e cucina”, filmata a casa sua a Montefalco, dove tiene un bel po’ di animali: cani, gatto, galline.
Giorgione è grosso, e simpatico in proporzione. Cucina alla maniera di una volta, usando ingredienti “laidi” come tutti i grassi immaginabili (burro, olio, lardo, strutto), polli che pochi minuti prima zampettavano nel suo cortile, carni bovine e suine rigorosamente “chilometro zero”, oltre a funghi, tartufi, erbette selvatiche raccolti nei boschi dietro casa sua.
È l’esatto contrario del cuoco raffinato (pardon, chef) che la televisione degli ultimi anni ci sta proponendo come modello, tanto che ama definirsi oste. Giorgione è proprio ruspante, adopera stoviglie come quelle che zie tengono negli stipiti in campagna, grossolane e molto vissute, teglie sdrucite, piatti naif.
Cuoce sul piano di cottura a induzione ma adopera anche spesso e volentieri il putagè (stufa a legna) per le cotture lunghissime, con i tempi eterni di una volta. Dopo secoli di decozione, segue l’impiattamento - ma non è questo il termine giusto: Giorgione svuota l’intero contenuto della pentola o della padella nel piatto, pescato a caso, così, come viene viene. Nessuna finezza, nessuno sbuffetto decorativo. A seguire, il culmine della singola puntata, l’attimo che tutti i suoi fan aspettano con l’acquolina alla bocca: l’assaggio. Col cucchiaio o la forchetta cattura il cibo in questione, ecco il momento clou: intensi mugolii di puro piacere gli escono dalla bocca piena del bollente e “laido e corrotto intruglio” come ama ripetere spesso Barchiesi, e tu sei lì, dall’altra parte dello schermo televisivo, a subire una sorta di supplizio di Tantalo culinario, invidiando i membri della troupe che hanno potuto - loro fortunati! - godere di tanta bontà.
Le sue ricette “seguono la stagionalità dei prodotti. Sono piatti pensati per una cucina semplice e gustosa da mettere in tavola ogni giorno” senza perdere il piacere del piatto sfizioso.
A seguito del successo di “orto e cucina” (di recente pubblicazione anche l’omonimo libro di ricette con dedica speciale a Marianna, una sua tata che l’iniziò alla cucina), sono seguite le trasmissioni “porto e cucina” e “monti e cucina”. Sia per la sua notevole mole corporea che per il gran seguito televisivo da parte dei suoi estimatori, possiamo affermare che Giorgione è uno dei cuochi di peso di tutta la cucina italiana.