Papa Francesco ai vescovi italiani: “Vivete la collegialità episcopale”

Nel discorso scritto, consegnato ai vescovi italiani, Papa Francesco ha aperto la 70ªAssemblea della Cei chiedendo "respiro sinodale" e "differenza cristiana". Il grazie al cardinale Bagnasco per i dieci anni della sua presidenza

Efeso, Smirne, Pergamo, Tiatira, Sardi, Filadelfia, Laodicea. Sette Chiese, destinatarie di altrettante lettere. Comincia così l’Apocalisse, e Papa Francesco, davanti ai vescovi italiani, la attualizza facendola diventare l’emblema della Chiesa in stato di riforma permanente, dove le parole d’ordine sono la parresìa, il dialogo, il confronto, la vicinanza agli ultimi e agli invisibili, nessuno escluso. In una parola, la “differenza cristiana”. “La mia idea è un dialogo sincero con voi, dove si domandano le cose chiaramente e senza paura”, aveva detto a braccio prima di dare corso all’incontro riservato con i vescovi, a porte chiuse. Durante questa Assemblea – per la prima volta – i vescovi, tramite il voto elettronico, individueranno la terna di candidati da sottoporre al Papa per la successione al presidente uscente, il cardinale Angelo Bagnasco. “Assicuro fin d’ora – ha garantito quest’ultimo salutando il Papa al suo ingresso nell’Aula Nuova del Sinodo – la volontà di tutti nel riconoscerlo e sostenerlo in questo servizio a beneficio delle nostre Chiese”. “Vi auguro che queste giornate siano attraversate dal confronto aperto, umile e franco. Non temete i momenti di contrasto: affidatevi allo Spirito, che apre alla diversità e riconcilia il distinto nella carità fraterna”.

Comincia così il testo del Papa, in cui il vescovo di Roma chiede alla sua Chiesa ”respiro e passo sinodale”, chiave per la collegialità episcopale e il rapporto con le Chiese particolari… Continua