Unanimità, nelle file del Consiglio comunale di Bene Vagienna, per l’approvazione del conto consuntivo del 2013. Durante la seduta che si è svolta il 29 aprile scorso a palazzo Lucerna di Rorà, anche il gruppo di minoranza guidato da Raffaele Dalmazzo ha approvato il rendiconto sulla gestione finanziaria dell’anno scorso, presentato dall’assessore al Bilancio Damiano Beccaria.
L’avanzo di amministrazione è di 624.783 euro. La spesa corrente è stata ridotta di 74 mila euro: 10 mila euro sono stati risparmiati tramite tagli a stipendi e rimborsi degli amministratori; 160 mila euro sono entrati nelle casse del Comune tramite la lotta all’evasione fiscale, il che - ha affermato Beccaria - “permette di mantenere a livelli minimi l’Imu”.
I 415.838 euro incassati tramite quest’ultima imposta sono la voce più importante fra le “entrate proprie” del Comune; seguono la tassa sui rifiuti solidi urbani (403.726 euro) e l’addizionale Irpef (285.617 euro).
Dal 2012 al 2013 sono aumentati gli incassi per oneri di urbanizzazione: l’anno scorso, il Comune ha intascato circa 250 mila euro. “È un segnale positivo per quanto riguarda l’edilizia - ha commentato Beccaria -. Stiamo tornando alla situazione che si profilava prima della crisi”.
In aumento anche i pasti forniti dal servizio di mensa scolastica, che hanno superato la quota di 18 mila. “Ci sono state alcune lamentele sul costo della mensa, ma questi dati dimostrano la qualità del servizio, che non si potrebbe raggiungere con una spesa inferiore”, ha chiosato l’assessore al Bilancio.
Beccaria ha citato infine gli interventi edilizi che il Comune ha effettuato o sta per effettuare. È stato concluso il restyling del palazzo comunale, e si lavora per la costruzione della nuova scuola media. Il prossimo obiettivo è la “Fabbrica dell’archeologia”, un insieme di interventi che potenzieranno l’offerta turistica di palazzo Rorà; le spese saranno coperte da contributi regionali e fondazioni bancarie, mentre l’appalto è già stato assegnato tramite un bando di gara a un’azienda benese.
“Fa arrabbiare - ha aggiunto il sindaco Claudio Ambrogio - che il patto di stabilità impedisca di spendere ciò che si è accumulato. È una situazione difficile da spiegare ai cittadini: a volte ci viene chiesto di spargere della ghiaia lungo una strada di campagna, e noi non possiamo farlo proprio a causa del patto di stabilità”.
Al momento del voto, Raffaele Dalmazzo, capo del gruppo di minoranza, ha sottolineato la decisione di esprimersi a favore del bilancio, su cui in passato si era astenuto. È la stessa scelta che ha compiuto il suo consigliere Aldo Mondino, che ha commentato: “Auspico che si lavori con la stessa oculatezza nel 2014, anno che sarà difficile”.
“Meglio convenzioni che Unioni di Comuni”
Consiglio comunale unanime anche quando il sindaco ha chiesto di esprimersi sulle “linee di indirizzo sulla gestione obbligatoria associata del decreto Delrio”. Entro il 30 giugno i piccoli Comuni dovranno gestire in forma associata tre funzioni fondamentali, e alla fine dell’anno l’obbligo scatterà per altre tre: si delinea così un contesto nel quale i piccoli centri sono spinti a formare delle Unioni di Comuni. Una strada che, però, Bene Vagienna non sembra disposta a praticare. “Prima di sposarsi, è meglio fidanzarsi e conoscersi bene - ha commentato Vito Burgio, segretario comunale di Bene Vagienna e consulente dell’Associazione nazionale piccoli Comuni italiani .- Alle Unioni preferiamo le convenzioni di Comuni: in questo modo, amministratori e personale dei rispettivi centri hanno modo di conoscersi e di capire se insieme riusciranno a lavorare bene”. Per Burgio, le Unione di Comuni tendono inoltre a favorire il centro più grande: “Immaginate - ha aggiunto - che i Comuni di una valle di montagna formino un’Unione, il cui Comune capofila risulterà inevitabilmente quello più vicino alla pianura: diminuiranno così i servizi offerti negli altri centri della valle, che a poco a poco si spopoleranno”.