Bene Banca, vince la lista del torinese Vietti

A tredici mesi dall'insediamento, lascia l'Amministrazione straordinaria del commissario DusoCresciute raccolta diretta e indiretta, in calo gli impieghi; più accontonamenti per crediti deteriorati

BENE VAGIENNA. Trionfo per il gruppo di Pier Vittorio Vietti alle elezioni per il rinnovo delle cariche amministrative e di controllo di Bene Banca: la sua lista ha sbaragliato gli altri candidati, che si erano presentati tutti singolarmente. La votazione è avvenuta la scorsa domenica, durante l’assemblea che si è svolta al Palazzetto dello sport: si sono espressi - direttamente o per delega - 854 soci dei 7.107 che conta l’istituto.
Con l’elezione delle nuove cariche, che saranno in carica fino al 2016, Bene Banca ritorna alla “normalità” dopo i tredici mesi di commissariamento. Nelle prossime settimane avverrà la restituzione formale dell’istituto da parte dell’Amministrazione straordinaria.

Ora il nuovo Cda sceglierà il presidente
Il nuovo Consiglio di amministrazione è composto da Pier Vittorio Vietti, Claudia Borra, Elia Dogliani, Guglielmo Giriodi, Filippo Monge, Elio Panero, Sonia Piumatti, Marco Taricco e Nicoletta Ughetto; tra questi sarà scelto il presidente, carica che probabilmente andrà al torinese Vietti, esperto di “finanza straordinaria, contenzioso fiscale e valutazione di aziende” come si legge sul sito web dello studio “Vietti e associati”. Costituiscono il Collegio sindacale il presidente Maurizio Grosso, i sindaci effettivi Guido Botto e Guido Giovando, i sindaci supplenti Fabio Aimar e Federico Della Chiesa; Elio Botto e Lorenzo Ginisio sono i componenti effettivi del Collegio dei probiviri, Raffaele Dalmazzo e Marco Dotta quelli supplenti.
Sedici le persone che si erano candidate singolarmente e non sono state elette. Per la carica di amministratore c’erano Giovanni Bogetti, Guido Brondetta, Livio Da Rugna, Giovanni Marinone, Roberto Mensa, Oscar Monchiero, Emanuela Negro Ferrero, Luigi Pessina e Niccolino Sagliocco; per le cariche nelle fila del Collegio dei sindaci, Federico Bessone, Renato Chieli, Alberto Franco, Roberto Mengozzi Benso, Luca Piovano, Domenico Pizzala e Sergio Tesio.

Il commissario: “Banca più solida grazie ai dipendenti”
Durante l’assemblea, il commissario Giambattista Duso ha presentato ai soci i dati sui 13 mesi di commissariamento. La raccolta diretta è passata da 685 a 691 milioni di euro e quella indiretta da 275 a 284 milioni “soprattutto per l’aumento delle gestioni patrimoniali”; gli impieghi sono scesi da 582 a 513 milioni “per la crisi economica e la maggiore attenzione nella concessione del credito”; sono aumentati gli accantonamenti per crediti deteriorati, portando la copertura di questi ultimi dal 23,83% al 41,57%; sono stati erogati nuovi affidamenti per 38 milioni.
I componenti dell’Amministrazione straordinaria si dicono “soddisfatti di aver restituito la banca in poco tempo, in condizioni più solide”. “Questo - proseguono - è stato possibile grazie al lavoro di squadra e all’entusiasmo che il commissario è riuscito a trasmettere a tutti i dipendenti, ai quali va il merito del risultato raggiunto; la loro attività è stata preziosa per riportare Bene Banca nelle condizioni di riprendere lo svolgimento della normale attività creditizia nei confronti delle piccole e medie aziende e delle famiglie. I clienti hanno creduto alle nostre promesse e non hanno abbandonato la banca, dandole fiducia in un momento difficile; le istituzioni ci sono state vicine. Il compito dei futuri amministratori sarà molto impegnativo, perché dovranno coniugare rigore nelle scelte e sviluppo della banca; sono state scelte persone con le necessarie caratteristiche tecniche, professionali e umane”.