Neppure una distanza di quasi 1.000 chilometri ha impedito al trattore “Nuffield 50 cavalli” del 1955 di far incontrare la famiglia Bollati di Villafalletto con gli amici di Rosà in provincia di Vicenza. Ad unirli la grande passione per i mezzi d’epoca. Protagonisti di questa avventura sono papà Guido, i figli Luca e Fabrizio e la moglie Mary. Da un’esperienza positiva del 2009 dove, con lo stesso mezzo, affrontarono il viaggio di andata, è nata la voglia di riprovarci completando l’impresa anche con il viaggio di ritorno. E così, alle 4 di mattina di venerdì 4 luglio, armato di tanta pazienza, determinazione e coraggio Guido si mette in viaggio per Bassano del Grappa. Attraversando paesini, percorrendo strade secondarie a una velocità media di 25 km/h. Dopo una giornata di viaggio, in serata giunge in prossimità di Cremona dove avviene il cambio alla guida. Gli subentrano i figli Luca a Fabrizio che sì alternano nella notte. Alle 6 di mattina, quando ormai la meta è vicina, Guido riprende il controllo del mezzo, completando l’impresa alle 7 di sabato 5 luglio entrando nel quartiere Cà Dolfin di Rosà (Vicenza), dove - in occasione della XV festa della trebbiatura -, la famiglia Bollati e il Nuffield sono stati accolti con enorme fervore e celebrati con uno scambio di targhette da parte del sindaco del paese. Compagni di viaggio sono stati anche alcuni amici di Busca, Villafalletto e Vottignasco, tra cui il presidente del gruppo degli Alpini di Villafalletto, che hanno voluto essere partecipi in prima persona di quest’avventura. Grande accoglienza e riconoscimento è avvenuto anche da parte del gruppo Alpini di Tezze sul Brenta conosciuto in occasione del raduno nazionale 2014 a Pordenone. Domenica 6 luglio alle 16 Guido e i figli si rimettono in sella al trattore per affrontare il viaggio di rientro. Dopo altre 25 ore di viaggio - alle 17 di lunedì 7 luglio - il “Nuffield 50 cavalli” giunge a destinazione. “È stata un’esperienza indimenticabile e a tratti commovente - racconta Guido -. Siamo immensamente grati dell’ospitalità ricevuta da parte del comitato organizzatore di Rosà̀, dagli amici Alpini di Tezze sul Brenta e di tutti coloro che abbiamo avuto modo di conoscere. Un ringraziamento particolare va a «Fredo», il meccanico di fiducia, che grazie alla sua esperienza ha permesso, tramite una revisione generale al trattore, di darci la garanzia di riuscire nell’impresa”.