Alex, “salvato” a Fossano, ora diventa un caso di studio

L’emisfero di sinistra (del linguaggio) era completamente spento: dopo 7 anni di duro allenamento (due a Fossano e 5 al Centro Puzzle di Torino) ha recuperato completamente la parola 

Alex era un giovane meccanico di 19 anni quando, in seguito a un grave incidente, picchiò violentemente il capo e venne ricoverato al Santa Croce di Cuneo, in coma. Era l’aprile 2009.

Dopo 18 giorni di ricovero in rianimazione, venne trasferito al Centro di riabilitazione di Fossano diretto da Gianfranco Lamberti. Al risveglio dal coma presentava una paralisi della parte destra del corpo e una completa afasia (impossibilità di esprimersi): un edema cerebrale, un’emorragia e una compressione del ventricolo gli avevano causato lo spegnimento definitivo dell’emisfero sinistro del cervello, quello che contiene le aree del linguaggio.

Le immagini della risonanza magnetica indicavano una parte del cervello (quella di sinistra) completamente nera, mentre quella di destra si presentava bianca e integra, con tutte le sue funzioni attive. Un quadro clinico devastante “mai visto” - come confermarono i radiologi.

Ora, a sette anni dall’incidente, Alex parla. Si esprime in italiano e in rumeno. Un miracolo? Gli esperti spiegano che non si tratta di un miracolo, ma con Alex la scienza nel campo della riabilitazione neurologica fa un passo avanti.

 

Su la Fedeltà di mercoledì 20 luglio intervista a Marina Zettin, direttrice del Centro Puzzle (che sul caso ha scritto un articolo scientifico insieme ai suoi collaboratori) e al direttore del Centro di neuroriabilitazione di Fossano Gianfranco Lamberti.