“Ogni parrocchia accolga i profughi”, Villa risponde all’appello del Papa

In progetto la sistemazione di un alloggio che sarà messo a disposizione per chi fugge da miseria e guerra 

Ogni parrocchia accolga una famiglia di profughi”. Era l’invito rivolto da Papa Francesco nel discorso dell’Angelus di un anno fa ai vescovi d’Europa - “perché nelle loro diocesi sostengano questo mio appello, ricordando che Misericordia è il secondo nome dell’Amore. Anche le due parrocchie del Vaticano accoglieranno in questi giorni due famiglie di profughi”. 

Il parroco don Sergio Daniele, insieme ad alcune famiglie della comunità parrocchiale, si è interrogato su come la parrocchia potesse rispondere concretamente a questo monito. “Nell’anno della misericordia - spiega don Sergio - il Papa ci chiama, ci chiede, di essere «prossimi» dei più piccoli e abbandonati. A dare loro una speranza concreta. «Ero forestiero e mi avete ospitato». Come poteva la nostra Chiesa farsi strumento della misericordia del Padre? Abbiamo pensato di far convergere i nostri sforzi nel ristrutturare i locali della parrocchia sopra il salone Frassati, in via Valdo, per accogliere, quando saranno pronti, due migranti”.

Alla consegna delle chiavi l’alloggio sarà utilizzato per accogliere due migranti, che saranno accompagnati dalle famiglie impegnate nel progetto in un percorso di inserimento sul territorio. 

Articolo su La Fedeltà in edicola mercoledì 14 settembre