Nino Leone, 90 anni, è il veterano della sezione Cai di Fossano; fisico asciutto, affronta le escursioni con il suo passo tranquillo e il suo sguardo curioso. A chi si stupisce della sua tenacia risponde con un sorriso; non è uomo di tante parole, ma se gli chiedi qualcosa della sua vita, racconta volentieri.
Figlio di contadini e contadino a sua volta, la sua, come quella di tanti suoi coetanei, non è stata una vita semplice. “Quando mi sono sposato ho iniziato con tre animali in stalla - ricorda - ; e pian piano ho ingrandito l’azienda ricorrendo ai prestiti. Chiudevo un mutuo e ne aprivo un altro”.
Intanto, per pagare i prestiti, Nino d’inverno lavorava per conto terzi. “All’epoca si ritirava il fieno sfuso e lo si imballava d’inverno, in cascina. Si usavano delle imballatrici azionate a mano, piuttosto faticose da manovrare. Pagavano «a bota». In questo modo mettevo un po’ di soldi da parte”
Un uomo ingegnoso, Nino. Ha costruito da sé la stalla, il ricovero per gli attrezzi e il fienile, ha sistemato la casa in cui oggi vive, l’alloggio per il figlio sposato e, quando è andato in pensione, ha ristrutturato interamente la vecchia casa rurale in cui era vissuto con i genitori, ricavandone due alloggi per i figli.
Il servizio completo su la fedeltà di mercoledì 11 ottobre