Balocco: “Niente inciuci, andiamo all’opposizione”

“Tocca ad altri governare. Il Pd non si presti a fare da stampella”

"Avevo accettato questa candidatura con «spirito di servizio», come si diceva una volta, perché mi era stato chiesto dal partito, contro previsioni e sondaggi impietosi. E sapevo che non avevamo chance per vincere. Ma i risultati per il Pd - non nel mio collegio, ma in tutta Italia - sono stati ancora peggiori delle previsioni più pessimistiche”

Non si nasconde Francesco Balocco dopo il risultato elettorale che lo ha visto al terzo posto nel collegio dopo l’imprendibile Costa e il candidato 5 Stelle Federico Costamagna. “È stato un voto politico, non sulle persone - mette le mani avanti - e il secondo o terzo posto nel collegio non conta nulla. Conta solo arrivare primi”. Per l’ex sindaco di Fossano il solo lato positivo sta in una campagna elettorale “che dal punto di vista umano mi ha permesso di incontrare tante persone”. 

Rispetto al Pd vede invece la necessità di un “forte ripensamento, con l’azzeramento di tutti i vertici (non solo di Renzi) e una stagione all’opposizione”. “In politica si vince e si perde - aggiunge -: è la logica dell’alternanza”. Per Balocco (come per Renzi) l’importante è non prestarsi a giochi di palazzo. “Gli elettori hanno premiato altri, il Centro-destra (la Lega essenzialmente) e i 5 Stelle, con programmi che non hanno nulla a che vedere con il nostro”

Probabilmente nessuno di loro avrà da solo i numeri per governare. “Ma non è affar nostro - conclude Balocco -. Il Pd che ho in mente io non è disponibile ad alcuna alleanza. Un conto sono le larghe intese sul genere della
grosse koalition
tedesca, un altro fare la stampella a partiti che dalla Fornero all’immigrazione, dalle tasse all’Europa hanno soluzioni incompatibili con la nostra. Non è quello che ci hanno chiesto gli elettori. Questo sì sarebbe davvero un inciucio”.