Da via Granatieri di Sardegna a Bruxelles

Il commissario europeo Stylianides incontra il Coordinamento provinciale della Protezione civile, di casa a Fossano

Viaggio a Strasburgo per il Coordinamento territoriale di volontari della Protezione civile della provincia di Cuneo. Una delegazione di questa realtà, la cui sede si trova a Fossano in via Granatieri di Sardegna, lo scorso 22 ottobre è stata ricevuta da Christos Stylianides, commissario europeo per gli aiuti umanitari e la gestione delle crisi, che ha dedicato ai componenti del gruppo un “encomio solenne”.

Il “pretesto” è il compleanno del Coordinamento, che conta vent’anni dalla fondazione. Ma l’appuntamento a Strasburgo è stato (anche) l’occasione di sottolineare pubblicamente - ben al di fuori dell’Italia - i meriti di una realtà che, ormai da tempo, si distingue per le risorse che è capace di mettere in campo in caso di emergenza.

La carta d’identità del Coordinamento

Il Coordinamento si presenta come “il punto di coagulo e di gestione delle attività dei singoli gruppi di volontari, dei mezzi e delle azioni da intraprendere in caso di emergenze e calamità naturali”. Ad esso fanno capo 165 gruppi di volontariato di Protezione civile sparsi nella Granda, per un totale di circa 3.420 persone. La sua sede a Fossano - città scelta per la posizione strategica nella provincia - “è l’anello di congiunzione fra i volontari dei singoli gruppi e delle diverse associazioni con gli enti della Regione Piemonte e con il governo della Protezione civile nazionale”.

Le radici del Coordinamento affondano nel 1994, quando la devastante alluvione del Tanaro “diede la spinta a organizzare gruppi di volontari e motivò Roberto Gagna a dar vita alla Protezione civile di Cuneo e della sua provincia”. La data di nascita ufficiale è, però, il 27 marzo 1998.

Negli anni seguenti, il Coordinamento è stato impegnato in vari contesti - italiani e non - tra calamità naturali ed esercitazioni. Nel 2016 e nel 2017 ha operato spesso in Piemonte, dove il Tanaro ha rinnovato, insieme con altri corsi d’acqua, la sua minaccia per l’uomo. 

I volontari del Coordinamento sono stati impegnati anche a Genova, all’indomani del crollo del ponte Morandi. Nel capoluogo ligure si è raccolta la prova di quanto sia stata lungimirante la scelta, da parte dei vertici del Coordinamento, di investire sui droni, strumenti che si sono rivelati preziosissimi sia per la ricerca dei dispersi, sia per le indagini sulle cause del cedimento.

Altro motivo di vanto, per il Coordinamento, è l’essersi dotato del Pass, il Posto di assistenza socio sanitario che, in contesti di emergenza, mette a disposizione ambulatori di medicina generale, prestazioni infermieristiche pediatriche e ginecologiche, servizi di farmacia e spazi per l’intervento di psicologi, assistenti sociali e veterinari.

“Una Protezione civile europea”

A Bruxelles, il Commissario europeo Stylianidis ha elogiato il Coordinamento “da sempre all’avanguardia a livello di prevenzione, innovazione e partecipazione costante durante le calamità naturali in Italia ed all’estero”: “Vi sono grato per il vostro lavoro e mi congratulo per questi vent’anni di attività - ha aggiunto -. Siete l’espressione umana della solidarietà in tempi di emergenza e venite da una regione di una bellezza unica. Stiamo assistendo a casi di calamità  sempre più frequenti e gravi a causa dei cambiamenti climatici: per questo ho proposto di aggiornare il meccanismo europeo di protezione civile, ripensandolo come una rete di sicurezza che non lascerà nessun paese solo”.

“Fin dalla sua nascita la Protezione civile di Cuneo è stata un esempio a livello nazionale e internazionale, e credo sia importante che anche l’Unione europea abbia voluto riconoscerlo - ha detto l’europarlamentare Alberto Cirio, che si è impegnato per far conoscere a Strasburgo i meriti del Coordinamento -. Il volontariato è una delle colonne portanti del nostro Paese e dell’intera Europa, e lo dobbiamo a donne e uomini generosi che mettono il proprio tempo e la propria vita a disposizione della comunità”.

“Da sempre, oltre ai normali compiti di protezione civile, il nostro Coordinamento ha avuto una impostazione innovativa nel cercare di capire le necessità future e individuare soluzioni pratiche - ha spiegato Roberto Gagna, presidente del Coordinamento-. Ci occupiamo di messa in sicurezza del territorio, ma tenendo conto dell’impatto sul paesaggio”.