Via Tourvilla: sì al ripristino, no al percorso alternativo

Il Consorzio degli utenti della strada vicinale: “Troppo oneroso”. Il progetto affidato a un geologo

No all’ipotesi di realizzare un percorso alternativo dietro la chiesa. Sì, invece, al ripristino della strada, con una scogliera di rinforzo, nel punto in cui è franata, in prossimità della statale 231. È quanto hanno deciso gli utenti del Consorzio della strada vicinale di via Tourvilla nell’incontro di martedì scorso nel centro frazionale di Tagliata. 

Via Tourvilla è la strada che taglia in due l’altipiano di Santa Lucia e congiunge la Reale con la 231. Proprio all’imbocco della statale, sul ponticello che oltrepassa il rio di Tagliata, la strada ha avuto un cedimento, a metà novembre, che ha consigliato al Comune la chiusura con transenne. 

Vista la pericolosità dell’innesto sulla 231, in un punto cieco in cui le auto sfrecciano a velocità ragguardevole, l’assessore Vincenzo Paglialonga aveva suggerito di “approfittare” della chiusura per studiare e realizzare uno sbocco alternativo, allungando il percorso dietro la chiesa per sfociare sulla 231 all’ingresso della frazione. Il Consorzio degli utenti ha tuttavia deciso di soprassedere in forza dei costi di questa soluzione che, trattandosi di una strada vicinale, avrebbero dovuto caricare al 50% sulle proprie spalle. “Siamo poco più di una decina- spiega il presidente del Consorzio Simone Milanesio - e la spesa per il nostro 50% sarebbe stata di circa 40 mila euro. Impensabile. Perciò abbiamo deciso di ripristinare il percorso esistente dando incarico a un professionista”.

Sia con la prima che con la seconda ipotesi, l’ultimo tratto di via Tourvilla è destinato a rimanere transennato e chiuso per un tempo imprecisato. Per dare il via ai lavori bisognerà infatti attendere l’ok dell’Anas, che non si annuncia immediato. “La chiusura della strada è per noi utenti una fonte di disagio significativa- conclude Milanesio -. Ma non ci sono rimedi. Speriamo che non si verifichino situazioni di emergenza”.

Su "la Fedeltà" di mercoledì 5 dicembre