Una mostra ricorda la grande Guerra

A Bene Vagienna, con il materiale del generale Gazzera che firmò l'armistizio a Villa Giusti

La data in cui si concluse il primo conflitto mondiale l’abbiamo imparata a scuola: è il 1918. Sono quindi trascorsi cent’anni, e questo solo basterebbe a “giustificare” le iniziative - forse non abbastanza numerose, a dire il vero - che sul tema vengono organizzate in Italia. Bene Vagienna, però, ha qualcosa in più: è la città dove nacque Pietro Gazzera, generale che fu tra i firmatari dell’armistizio a Villa Giusti. Ecco perché la mostra allestita a palazzo Lucerna di Rorà si  presenta come una proposta originale, che lega insieme la fine della Grande guerra e la carriera dell’illustre benese.

“La Grande guerra - Immagini e memorie” è stata inaugurata lo scorso 16 dicembre.  Prima del taglio del nastro, si sono rivolti al pubblico quattro studiosi che hanno offerto un quadro ampio e variegato del “secolo breve”: hanno parlato il curatore dell’esposizione Giuseppe Novero, lo storico Alessandro Mola, il giornalista Lorenzo Del Boca e l’ambasciatore Giulio Prigioni.

Collocata tra il primo e il secondo piano di palazzo Lucerna, la “Grande guerra” racconta la terribile vita di trincea - dove finirono anche i ragazzi del 1899, la più giovane leva inviata al fronte - fino all’armistizio di Villa Giusti: grande importanza hanno le fotografie che - hanno ricordato i relatori - ebbero un ruolo decisivo durante lo stesso conflitto, come nuovo strumento che permetteva di documentare quanto avveniva. Con il materiale che sulla guerra raccolse il generale Gazzera compaiono anche lavori di suo figlio, il noto pittore Romano.

La mostra è stata organizzata dalla Fondazione Romano Gazzera, il Comune di Bene Vagienna e l’associazione culturale “Amici di Bene”. Sarà aperta al pubblico fino al 15 marzo, il sabato dalle 15 alle 18 e la domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18; l’ingresso è libero.