A passi decisi verso l’unificazione delle diocesi

Ne hanno discusso i sacerdoti in assemblea a Centallo (martedì 12 febbraio); il Consiglio pastorale affronta la questione venerdì 15 a Cuneo 

È una settimana importante per il cammino che nei prossimi anni porterà gradualmente all’unificazione delle diocesi di Cuneo e Fossano, unite fin dal 1999 (quando mons. Natalino Pescarolo assunse anche la guida della diocesi di Cuneo) nella persona del vescovo. Nel tempo è gradualmente cresciuta la collaborazione a livello pastorale con iniziative comuni a tutti i livelli. In questo senso una tappa importante è stata la creazione di un unico Consiglio pastorale per Fossano e Cuneo, nell’ottobre del 2016.

Nella mattinata di martedì 12 a Centallo si è svolta un’assemblea riservata a preti e diaconi. Il vescovo, introducendo i lavori, ha invitato i presenti (una novantina di persone) ad esprimersi esplicitamente sull’accorpamento. La stragrande maggioranza, dopo ampia discussione, ha dato parere favorevole. Preti e diaconi della diocesi di Fossano, in particolare, si sono espressi a favore dell’unificazione, considerata come inevitabile vista la scarsità di sacerdoti, ma anche come opportunità per un rinnovato annuncio del vangelo nelle nostre terre. Hanno sottolineato la necessità di un passaggio graduale e di ripensare concretamente le collaborazioni di diaconi e laici a livello pastorale. In ogni caso occorrerà mantenere due poli pastorali di riferimento per le parrocchie nelle due diocesi. “Si tratta di una tappa importante, ma niente è ancora deciso - commenta il vescovo Piero Delbosco -. Ho chiesto che possano esprimersi per scritto anche i sacerdoti che erano assenti. Inoltre, istituiremo una commissione di esperti. In ogni caso se ne riparla venerdì sera in Consiglio pastorale”.

Sì, perché la questione è da tempo nell’agenda del Consiglio pastorale delle due diocesi, che si incontrerà venerdì 15 febbraio dalle 19 alle 22 nei locali del Seminario vescovile di Cuneo. Durante la riunione, cui ovviamente sarà presente anche il vescovo, si farà proprio il punto sull’accorpamento delle due diocesi, con le opportunità che si profilano ma anche con le resistenze che emergono.