Un centinaio di fossanesi si sono radunati in piazza Manfredi, questa mattina, per esprimere la loro vicinanza al popolo Curdo. L’iniziativa è stata lanciata dai “Bogianen”, il gruppo whatsapp promosso da Antonio Martorello che ha incanalato e tradotto in una mobilitazione pubblica l’onda emotiva suscitata in questi giorni dall’aggressione turca: un attacco oltre il confine siriano ad un popolo senza Stato che si è immolato in questi anni nella difesa della propria terra dall’avanzata dell'Isis (facendo l’interesse del mondo intero) e che oggi rischia di essere ripagato dall’abbandono dell’Occidente.
Il quadro politico è in evoluzione, la guerra è stata sostituita da una fragile tregua. I destini dei Curdi volano molto al di sopra delle nostre teste, sono nelle mani di Trump e Putin, di Erdogan e Assad. La stessa Europa (figuriamoci l’Italia) sembra tagliata fuori da ogni trattativa. E allora, a che serve manifestare? La risposta è arrivata in piazza da un “bogianen” e si condensa in un concetto: il “desiderio di umanità”, la volontà di “alzare insieme un grido di pace - anche se non basterà a salvare alcuna vita - e dire che non c’è ragione nella prepotenza, non c’è ragione nella violenza, non c’è ragione nella guerra”.
Articolo completo su "la Fedeltà" di mercoledì 23 ottobre