"Piazza di Spagna". Questo il nome dell'operazione di polizia economico-finanziaria che ha interessato la Granda e altre località di Piemonte, Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Campania e Calabria. Le Fiamme gialle cuneesi hanno scardinato "un'associazione a delinquere, dedita alla commissione di complesse frode fiscali".
Il gip del Tribunale di Cuneo, Alberto Boetti, ha emesso un provvedimento di "sequestro di beni e disponibilità" per 25 milioni, che ha interessato 21 immobili, 33 terreni, 6 auto e quote societarie. Gli indagati sono 11; le società coinvolte 6, tutte con sede a Roma.
Secondo i finanzieri, "il sodalizio criminale, che operava su tutto il territorio nazionale, era composto da imprenditori, professionisti e prestanome, che avevano escogitato un articolato meccanismo fraudolento per evadere l’erario attraverso l’indebita formazione di crediti Iva inesistenti, fino a mettere in pratica un vero e proprio «modello evasivo» sfruttando indebitamente l’istituto, previsto dalla normativa, dell’«accollo fiscale»".