Francesca, infermiera di Trinità a Milano: “Sono Covid-positiva. Voi che potete state a casa!”

La toccante lettera-appello della 25enne diffusa dal sindaco Ernesta Zucco

Coronavirus operatori sanitari
dal sito web della Regione Piemonte

Sono Francesca, ho 25 anni, sono Covid-positiva. Mi sono contagiata, anche se ovviamente nessuna delle mie azioni è andata verso questo risultato. Restando a casa, voi avete la certezza di non contrarre il virus, noi invece no, non possiamo restare a casa. Stiamo vedendo ciò che nessuno può immaginare: questo è l’inferno”. Questo il passaggio della lettera scritta da Francesca, una giovane trinitese infermiera a Milano, risultata positiva al Covid-19, letta con voce sofferta in un messaggio vocale diffuso dal sindaco Ernesta Zucco. “Giorni fa Francesca che conosco da quando è piccola - dice il sindaco - mi ha chiamata per dirmi che si sarebbe sottoposta al tampone, ma già sapeva la risposta. Per fortuna sembra non sia grave, ha scampato la polmonite e speriamo che si riprenda presto. Ma è doloroso leggere la sua lettera. Mi sono commossa. Ho pensato di condividerne alcuni passaggi che ha scritto con i miei cittadini per far capire cosa vuol dire ammalarsi di Coronavirus e di come sia assolutamente importante che tutti seguiamo l’indicazione di stare a casa”. Perché è questo il messaggio che arriva da Francesca: “...Io sono stata contagiata (e non mi sono contagiata, nessuna delle mie azioni è andata verso questo risultato!. Ma semplicemente noi abbiamo sempre il virus ad un centimetro dal naso e insomma, ormai lo sanno tutti, non è la cosa migliore questa!). Voglio solo precisare che non siamo eroi! Siamo fatti di carne e ossa, veniamo colpiti e cadiamo. A chi va meglio... a chi va peggio!... Restando a casa, voi avete la certezza di non contrarre il virus, noi invece no, non possiamo restare a casa!”.