La scorsa settimana nella nostra rubrica di cinema & tv “casalinghi” abbiamo parlato di alcune interessanti proposte cinematografiche presenti sulla piattaforma Netflix, da qualche anno ormai non soltanto una delle leader indiscusse dello streaming ma vera e propria fucina produttiva di prodotti crossmediali, a cominciare dalle serie tv. Viste da molti come la nuova frontiera del cinema, le serie hanno rappresentato, e per certi versi ancora rappresentano, la cifra produttiva della casa di Los Gatos, California, che in queste produzioni trova il proprio punto di forza. Come infatti non essere colpiti dal fenomeno de “La casa di carta” la cui 4ª parte è stata lanciata venerdì scorso 3 aprile con 8 nuovi episodi e che in un attimo ha già bissato l’incredibile successo planetario delle serie precedenti. Prodotta dallo sceneggiatore e regista spagnolo Alex Pina, dopo essere stata presentata nel 2017 sul canale tv spagnolo Antena 3 la serie è stata acquistata da Netflix che in seguito ha prodotto anche tutti gli episodi seguenti sino all’attuale. Se il plot iniziale del progetto era costituito da una rapina dai contorni incredibili come entrare alla zecca spagnola stampare milioni di bancone e fuggire con il bottino, la serie si è poi evoluta e nella quarta parte i protagonisti si trovano di fronte ad una duplice necessità, da un lato resistere e dall’altra uscire dalla Banca di Spagna dove sono rinchiusi! La serie 4 inizia con il “professore” convinto che la sua amata Lisbona sia stata uccisa e con Nairobi messa a terra da un cecchino e in gravissime condizioni. La banda è vicina alla resa ma il “professore” ha promesso ai suoi che li avrebbe “tirati fuori” a dispetto di tutto e di tutti anche se nel frattempo dentro la banca, tra i componenti della banda, e fuori, tra le squadre di polizia che cercano di stanare i rapinatori, succede davvero di tutto. Le tensioni all’interno della banca sono infatti alle stelle, la leadership del professore vacilla e la situazione è più complessa che mai, ma anche fuori, tra la polizia, le cose non vanno molto meglio, con l’ispettore Alicia Sierra che vorrebbe alzare il livello dello scontro e irrompere e il colonnello Tamayo che propende invece per una tregua. Tra flashback e backstory che consentono agli sceneggiatori di alternare il ritmo della narrazione, spezzare il clima claustrofobico della vicenda e sviluppare al contempo intreccio e personaggi, “La casa di carta 4” garantisce un buon livello di intrattenimento (e non diciamo nulla di più perché fare spolier con una serie così sarebbe davvero…un delitto) e prepara il terreno per una già annunciata 5ª serie. Da vedere.