Il mondo agricolo ha fatto pace con “Presa diretta”, il programma televisivo in onda su Rai 3 e condotto da Riccardo Iacona che a volte è stato critico con la nostra agricoltura. Lunedì scorso il programma giornalistico ha portato a esempio un sistema di allevamento virtuoso - neanche troppo di nicchia - come quello Coalvi (Consorzio di valorizzazione della razza Piemontese) per dimostrare come gli allevatori impegnati a produrre bene, con attenzione alla qualità e al benessere animale, debbano purtroppo fare i conti con la carne di bassa qualità, importata a bassissimo costo dal Brasile dove, per fare posto a grandi allevamenti intensivi, si incendia la foresta amazzonica.
L’Italia risulta essere il primo Paese europeo per importazione di carne proveniente dal Brasile; tonnellate di carne congelata che le industrie di trasformazione immettono nel circuito alimentare italiano con innegabile danno per chi produce in modo corretto, che hanno ben altri costi di produzione. "Presa Diretta" entra nelle loro stalle e riprende la quotidianità degli allevamenti Coalvi: un sistema di allevamento che ha poco a che vedere con i ritmi e le modalità degli allevamenti intensivi; una differenza che si nota anche nella macellazione. Purtroppo la normativa non premia l'impegno degli allevatori che hanno come obiettivo la qualità: escludendo dall'etichettatura i prodotti "preparati" consente ai grandi importatori della carne degli allevamenti intensivi (tipo quelli brasiliani) di non dichiarare l'origine del loro prodotto confondendo il consumatore.
Il servizio completo su La Fedeltà di mercoledì 17 febbraio 2021