“Il popolo della montagna va rispettato”

Istruttori di sci, ristoratori, negozianti, albergatori, manutentori. Il popolo della montagna riunito sotto la sede di Cuneo Neve questa mattina ha protestato contro l'ennesima "beffa" ricevuto da Roma: lo stop alla riapertura degli impianti sciistici arrivata con solo 12 ore di anticipo. L'ultima azione del Governo che, dopo numerosi rinvii ad un vero avvio della stagione invernale, ha fatto scendere in valle una rappresentante delle centinaia di persone che dello sci ci vivono.
Maggior serietà, più rispetto, ristori concreti e immediati e dialogo: lo hanno chiesto i loro rappresentanti, le associazioni di categoria presenti, il mondo politico rappresentato anche dal presidente del Piemonte Alberto Cirio per il quale "la misura è colma. Lo sci non è un hobby o uno sport. Lo è anche, ma per noi è un'azienda, è il primo prodotto turistico del Piemonte. Queste persone sono lavoratrici e lavoratori e vanno rispettati".