Piemonte, il 15% degli ultrasessantenni ha scelto di non vaccinarsi

È la fascia di popolazione più fragile. La Regione corre ai ripari

Vaccino coronavirus
(foto ANSA SIR)

Sono 228 mila i piemontesi con più di 60 anni che non hanno ancora espresso la volontà di essere vaccinati. Rappresentano il 15,5% della popolazione totale ultrasessantenne, costituita da 1.470.000 individui. Nel dettaglio si tratta di 124.000 tra 60 e 69 anni (su 578.000), 67.000 tra 70 e 79 anni (su 485.000), 37.000 over80 (su 407.000).
Una situazione particolarmente problematica perché questa fascia della popolazione è la più fragile, ed è quella dove il Covid-19 ha provocato il maggior numero di morti.
L’argomento, precisa una nota della Regione, è stato al centro della riunione settimanale dell’Unità di Crisi. Per riuscire a dare la massima copertura a questa fascia della popolazione, che è la più fragile, sono state decise alcune azioni:
- coloro di cui il sistema sanitario ha il numero di cellulare riceveranno una proposta di convocazione tramite sms per l’appuntamento vaccinale programmato dalla propria Asl;
- nei prossimi giorni verrà organizzato un incontro con i medici di famiglia, ai quali verrà chiesto supporto affinché iscrivano in piattaforma direttamente i loro pazienti che non hanno ancora aderito, in modo che il sistema possa inviare loro una proposta di convocazione per il vaccino;
- ad ogni sindaco sarà richiesto di intervenire con attività di sensibilizzazione generale sulla popolazione per invogliare quanti tra i suoi cittadini non hanno ancora aderito alla campagna vaccinale.